Toscana Le prime testimonianze
storiche che parlano del merletto a fuselli in Toscana si trovano in un
documento che ci racconta alcuni particolari degli abiti degli invitati al
matrimonio di Giustina Borromeo con il Marchese Stanga il 21 marzo 1493: ”....la persona successiva indossava un
manto di satin bordato d’una guarnizione d’argento, fatta con ossi
(fuselli)”. Merletto
del XVI secolo realizzato
in “reticello” e bordato
a fuselli* (Bargagli,
Firenze) Merletto del XVI secolo realizzato
in “reticello”, alcuni inserti ed il
bordo sono realizzati a fuselli* (Levier,
Firenze) Schegge
di storia ·
Dagli inventari di
Guinigi di Lucca del 1432 compare la parola “radizellis” cioè il reticello.# ·
Il Fiorenzuola, vissuto tra
il 1493 e il 1543, sottolinea in un suo scritto che la sua donna aveva creato
per sé un collaretto ad ago. ·
Caterina De Medici amava
dedicarsi all’arte del ricamo e del merletto e in Toscana i merletti a fuselli si
chiamavano, fino agli inizi del ‘900 “ Merletti alla Medici”. Le donne di
campagna vicino Firenze, li realizzavano in modo molto semplice per ornare le
camicie bianche e i vestiti da festa. ·
L’uso del merletto era
molto diffuso anche a Pistoia e nel 1558, si vietò alle donne contadine di
guarnire i loro abiti con merletti d’oro o d’argento. ·
A Siena nel 1785, per
volere di Pietro Leopoldo
(Granduca di Toscana), vennero istituite le “Scuole Femminili Leopoldine di Siena”. Le
ragazze popolane che frequentarono la scuola contribuirono a far proseguire
l’arte del merletto fino al XIX secolo. ·
Nel 1873, in occasione
dell’Esposizione Universale
di Vienna, Buonini
Marianna da Lucca, già premiata a Firenze nel 1861, espose una coperta ad ago,
vari tipi di trine e campionari. Bartolozzi
Marietta e sorelle da Pisa, portarono lavori
diversi ad ago e trine. ·
A Firenze nel 1891, il
Marchese Carlo Ginori a capo di un Comitato cittadino, istituì una scuola
Femminile per l’insegnamento gratuito delle professioni manuali. Il 26 marzo
1891, il Comitato si riunì e per finanziare l’inizio della scuola, la Principessa Demidoff offrì 1.000 lire, poi vennero dati dei concerti per
beneficenza e se ne raccolsero altre 4.000. Questo servì per le prime spese
di affitto dei locali. Nel 1898, Carlo Ginori Conti lasciò il direttivo nelle
buone mani del figlio Pietro Ginori che seguì l’istituto in modo egregio fino
alla morte. Si insegnò l’arte del merletto e del ricamo, oltre a molte altre
materie. Per suo volere nel 1905 la scuola divenne” Regia Scuola
Professionale Femminile di Firenze”. La scuola ricevette anche la visita
della Regina Elena, nel 1903. Nel 1943* la scuola era ancora attiva con 90 allieve e tra le materie troviamo ancora il merletto
con Delosa Antonietta
come insegnante. ·
Nel 1904 si svolse a Siena una mostra di merletti,
alcuni esemplari erano realizzati a “reticello” e bordati con la tecnica a fuselli. ·
In un libro datato 1943*
troviamo che presso la Scuola Professionale Femminile di Via A. Cocchi, tra le materie c’era la trina e il merletto
con le signore Rigatti Gioconda
come maestra di lavoro e Casini Clara come sottomaestra. ·
Ad Arezzo sorse nel 1952
una scuola di merletti a fuselli e fino al 1956 fu diretta da Gina Brizzi che
apprese l’arte a Sansepolcro. ·
C’è da considerare che il
merletto ha avuto una grande rilevanza nel Costume popolare toscano, tanto da
farne una tradizione, una continuità tramandata da madre in figlia non solo
nell’apprendere l’arte ma anche nel considerare gli attrezzi, tesori di
famiglia. ·
L’abito delle ragazze contadine prevedeva un grembiule bianco ornato di merletto,
così anche quelle di Treppio
(frazione di Sambuca) dove il merletto si lavorò fino al 1950, e di
Montale e Pienza. ·
A Camaldoli
le ragazze portavano
merletti molto semplici e realizzati
con del grosso filato. ·
Nel 1985 si è tenuta a
Firenze la Mostra: “Per raffinare i
sensi. La collezione Caponi. Ricami, merletti, abiti e accessori dal XVII al
XX secolo”. ·
Nel settembre ·
Ad Arezzo nel 2004, il Presidente della Repubblica Ciampi, ha fatto visita all’Accademia Petrarca in ocassione del 7° centenario della nascita del poeta. Alla Signora
Franca è stata donata una tovaglia creata da Maria Luisa Bastioni di 84 anni
(maestra merlettaia di Sansepolcro). La tovaglia, un pezzo unico, è realizzata
interamente a fuselli con inserimenti di filo dorato. Bordo in merletto con filato in oro, mostra a
Siena,1903 Tovaglia
ricamata in seta rosso bordò con merletto a fuselli bianco e rosso, Mostra a
Chieti, 1901
Merletti esibiti a Siena nel 1904 Dicomano
(Firenze) Centrotavola realizzato
dalla Scuola di Pizzo a Tombolo
di Dicomano A Dicomano la lavorazione del merletto
continua, tanto che il Comune ha istituito una "Scuola del
Merletto" per perpetuare la tradizione. La Scuola si trova in appositi
locali all'interno del Palazzo Comunale. Esibizione di merlettaie della Scuola di Dicomano Anghiari (Arezzo) Fuselli di
Anghiari del primo ’900 Ad Anghiari e in tutta
l'Alta Val Tiberina, si continua la tradizione della lavorazione del merletto
a tombolo. Si hanno documenti storici a partire dalla fine
dell'800, ma probabilmente è molto più antica. Ad Anghiari si è formata una Associazione"Il
Tombolo di Anghiari", che avvia le giovani anghiaresi a questa antica arte. La lavorazione avviene su di
un cuscino spianato chiamato "pagnotta", perchè ricorda le pagnotte di pane da almeno due kili fatte in
casa. Il filato usato è quasi sempre il lino. Teresa Andrzeyewski
è una delle insegnanti
della Scuola. Logo
dell’Associazione Nel luglio 2003, Anghiari con le
sue merlettaie era presente
alla mostra annuale dell’Artigianato a Candelara (Pesaro). Il tema era “ Il lavoro al femminile
” Manifesto
della Mostra Dal 2002 il merletto anghiarese è presente anche alle giornate
medievali di Monte Cerignone che si svolge tutti
gli anni nel mese di luglio.
Merlettaia di
Anghiari ed esposizione delle allieve Ogni
anno, in concomitanza con la Mostra
Mercato dell'Artigianato di Anghiari, le allieve espongono i loro preziosi
manufatti. Sansepolcro
(Arezzo) Tipica lavorazione di Sansepolcro,
il bordo esterno viene chiamato "punta chiodi",
la parte centrale viene identificata come bordo a bachini. Realizzazione di
Annalisa Galletto (Pisa). Il merletto a Sansepolcro
arrivò alla fine del XIX sec., portato da Analia GelIi,
detta Dalila, che l’aveva appreso da una
suora belga durante un breve periodo di detenzione in un carcere femminile.
Le giovani, Adele e Ginna
Marcelli acquisirono dalla suddetta Dalila i principali
punti del merletto divenendone in breve tempo, esperte esecutrici; la passione le spinse alla conoscenza dei vari pizzi
italiani: Pescocostanzo, l’Aquila, Genova e Milano e
certamente di quelli francesi e delle Fiandre. Al periodo dello studio seguì
quello della produzione che riscontrò un notevole successo sia nella città di
Sansepolcro che nel resto d’Italia. La precoce scomparsa di Adele neI 1912, non fermò la fervente attività della scuola da entrambe
fondata che ebbe, negli anni successivi, una grande importanza sociale ed
economica per l’Alta Valle del Tevere. Ad elevare la qualità del merletto di Sansepolcro contribuì l’abile mano di disegnatore
del marito di Ginna, Domenico Petri, di cui rimangono due cataloghi di schizzi e numerose veline. Domenico era un abile sarto
con la passione del disegno e sarà
lui a creare tra 1920-1948 la maggior parte dei progetti per le trine,
attingendo ad un vasto repertorio che unisce spunti molteplici, secondo
modalità diffuse nella produzione coeva di altri laboratori di merletti in
Italia, e contribuendo a definire il tipico punto Sansepolcro. L’avvento dell’industria provocò la decadenza di tutto
l’artigianato e, di conseguenza, anche della ‘Premiata
scuola di Merletto a fuselli" di Adele e Ginna Marcelli. Il
bordo dove viene attaccato il merletto, si chiama trou- trou L’interesse per il
merletto a Sansepolcro rinasce circa un ventennio fa grazie alla Biennale Internazionale
e, più recentemente, grazie all’attività dell’Associazione culturale "Il
Merletto nella città di Piero" che nasce nel 1996, su suggerimento della
Maestra Merlettaia Pia Borghi. Tale Associazione ha lo scopo di
rivalutare e diffondere l’arte del merletto a fuselli, svolgendo al suo
interno corsi di merletto e ricamo. Nello stesso anno il comune di
Sansepolcro ha allestito uno "Spazio del Merletto"
permanente dedicato all’attività svolta da Adele e Ginna Marcelli; il piccolo museo è aperto il sabato dalle
ore 16 alle ore 19 e la domenica dalle 9,30 dalle 16 alle 19, oppure su
appuntamento. Alla figura di Ginna Marcelli è stato dedicato un libro di Chersi Casini, Anita: “Ginna Marcelli e il merletto di Sansepolcro”, Petruzzi Editore, Città di Castello 1996, pp.163, ill. b/n e col. Il Centro Culturale
Cittadino con il suo presidente, Cav. Paolo Piovaticci
(poeta e pittore), si
sono impegnati nel tenere alto il nome del merletto di Sansepolcro, riuscendo
ad organizzare nel 1984 la Prima Biennale Internazionale del Merletto. Teresa
Franza,“La grande Dea Madre”, Medaglia d’argento 2004 Merletto antico di Sansepolcro Montemurlo
(Prato) A Montemurlo, presso la
Pro Loco, l’Associazione “Capitombolo”, organizza corsi di merletto a tombolo con la docente
Stefania Cinti. Stefania cerca
di tramandare l’antica arte del tombolo e divulgarla attraverso dimostrazioni e/o laboratori durante eventi, mostre, feste paesane a tema organizzate da vari Enti e Associazioni.
Ha collaborato con le Direzioni
Didattiche per realizzare
lezioni propedeutiche e laboratori presso scuole dell’Infanzia, Primarie e secondarie di primo grado, aperti anche ai genitori. Ha riscontrato grande partecipazione e successo anche presso centri di assistenza
per anziani avviando percorsi di laboratorio
utili anche per la socializzazione. “Pappagallo”,
realizzazione di Stefania Cinti,
maestra di tombolo, Associazione Capitombolo, Montemurlo (Prato) Pratovecchio
( Arezzo) A Pratovecchio nasce la mostra “ Filo e dintorni” La
Toscana riscopre l'antica
arte del filo. Dal 23 al 24 luglio 2005 si è tenuta a Pratovecchio, in provincia di Arezzo, la prima edizione di “Filo e Dintorni”, mostra
mercato dedicata alle lavorazioni tessili tipiche della regione e, in
particolare, della zona del Casentino. Promossa dal Comune di
Pratovecchio, la fiera darà modo di
ammirare le tecniche dalla filatura, della tintura
naturale, dell'orditura e tessitura manuale e tutte quelle che comportano
l'uso del filo. Protagoniste indiscusse della manifestazione, le lavorazioni caratteristiche della Toscana: i tessuti popolari
della lucchesia, i ricami fiorentini,
i merletti di Sansepolcro, il tombolo di
Anghiari e i corredi in punto pisano.° Viareggio A Viareggio nel 1898, Guglielmina Giusti Strozzi, aprì la “Società Cooperativa
dei merletti”, era una scuola di trine a tombolo. Attualmente è molto attivo
un gruppo di appassionate di merletto, guidate da Rita, abile merlettaia e
amante di questa arte. Le merlettaie hanno esposto le loro opere nel maggio
del 2004 in una mostra intitolata ”La sposa e il corredo”. Pisa Annalisa Galletto , originaria di Pisa, con il suo amore per le belle cose ha
realizzato delle vere e proprie opere.
Alcune
opere di Annalisa Sempre
a Pisa opera l’ ”Associazione Pisana
Ricamo e arti Nobili”, con l’obiettivo di tramandare
la tradizione del ricamo, del merletto e, dove è possibile, portare una vena
innovativa in queste antiche arti. Livorno A Piombino in provincia
di Livorno opera l’Associazione “ Il filo della memoria”che si occupa di
merletto e ricamo. Ogni anno a partire dal 2001, l’associazione (in
collaborazione con il Comune, Confcommercio, Assessorato alla Cultura e
Attività produttive ), organizza una mostra
intitolata: “ Negli armadi della nonna: Trine e merletti dal ’700 a
oggi”. Tale mostra si svolge nella splendida cornice del Castello di
Piombino. Grosseto A Boccheggiano
la scuola di tombolo e ricamo M.O.I.C.A. con
la collaborazione del Comune di Pontieri, ha dato un corso gratuito di
merletto a fuselli per fare in modo che questo tipo di lavorazione non vada
dimenticata. Il corso di 30 ore si è svolto durante l’estate del 2004 ed è
stato tenuto dall’insegnante e ricercatrice del tombolo, Maria Atonia Di
Stefano. Sempre a Boccheggiano nel mese di agosto si sono tenute delle
dimostrazioni da parte delle merlettaie, nei vari angoli suggestivi del paese.
Presso i locali della ex cooperativa di Via Gramsci si è svolta una mostra di
ricami e merletti. Pistoia A Quarrata, come in altre
parti d’Italia, alcune nobildonne aprirono delle scuole laboratorio. Famosa è quella della contessa Gabriella Rasponi Spalletti che nel 1897 fondò presso la sua villa una scuola manifatturiera. In
pochi anni ebbe un enorme successo tanto da trasformarsi
in cooperativa: “Scuola Merletti Lucciani–Quaratta“ e nel 1924 contava 450 socie. In quel periodo la biancheria per la casa per gli
amanti delle belle cose, conosceva il suo massimo splendore. Lucca Grande
balza realizzata a fuselli a Lucca Onore
alle maestre merlettaie di un tempo
Scuole ed Associazioni · Associazione "Non solo Punto Croce"(dal 1995) Via della Maddalena
4 (P.sso L'Istituto S.Maria
Maddalena ) Livorno Fondatrici: Baldini Patrizia,
Franca Bulgarelli, Sommati Maria http://web.tiscali.it/nonsolopuntocroce
Questa opera è stata presentata alla IX Biennale di
Sansepolcro "Il
cammino della Pace", ricevendo la medaglia d'argento. ·
Associazione “ Il Filo
della Memoria” Via Giusti, 7 57025
Piombino (Livorno) Presidente Taddei
Laura ·
Associazione"Club del
Punto Croce"(dal 1994) Fondatrice ed insegnante Patrizia Pietrabissa Via degli Alfani,
48 (P.sso il Lyceum)
Firenze Casella Postale
1542
Tel.055-669503 (dalle 12 alle 15 ) clubpic@tin.it http://space.tin.it/associazioni/ppietrab . ·
Associazione" Centro
Italiano Femminile" Insegnante Maria Di Stefano Follonica (Grosseto)
Tel.0566-998017 ·
Associazione”Il tombolo di Anghiari” I corsi si svolgono da
settembre a maggio iltombolo@interfree.it artigianato@anghiari.it http://www.bancadianghiariestia.it/oratorio/Turismo/tombolo_artigianato.html ·
Ass."M.O.I.C.A"Movimento italiano
casalinghe Presidente Daniela Sgrilli Lastrucci, Laura Cipriani Sarti Via F.Strozzi,
107 59100 Prato (Firenze) ·
"Scuola Comunale di
Tombolo" Insegnante Mirella Mercati P.sso Palazzo Comunale P.zza della Repubblica 50062 Dicomano (FI) Tel.055/8385408 (Uff.Cultura del Comune) http://www.zoomedia.it/Dicomano/tombolo.html
·
Associazione “ Il merletto nella
città di Piero” nata nel
1996 con lo scopo di proseguire e sviluppare la tradizione del merletto. Piazza
Garibaldi 2, Sansepolcro ( Arezzo) ilmerlettodisansepolcro@gmail.com ·
"Gruppo di
Viareggio" Fondatrice ed insegnante Rita Il gruppo si ritrova una volta alla settimana presso la: Parrocchia di S. Rita (ex Campo d' Aviazione) e Parrocchia S. Paolino (centro città) ·
“Ass. Pisana Ricamo e arti
Femminili” c/o Grosso, Via Mazzini
82, 56125 Pisa c/o Pasqinucci,
Via S, Frediano, 7 56019 Vecchiano Pisa ·
Associazione "Ago, aga e
fantasia" Via del frutteto 24 51100 Pistoia
Musei
e Mostre ·
Palazzo
Pitti Presso la galleria del
costume si possono vedere merletti e ricami storici. http://www.polomuseale.firenze.it/musei/costume/default.asp ·
Museo di
Palazzo Davanzati Via Porta Rossa, 13 tel. 055
2388-610/705 fax 055 2388-699 Al primo piano si trova
la sala dei merletti: si trovano esposti dei pregevoli ed antichi merletti
provenienti da Bruxelles, Fiandre, Venezia. http://www.sbas.firenze.it/davanzati/ ·
Mostra Mercato dell’artigianato della Valtiberina Anghiari, tutti gli anni (fine aprile- primi maggio) Si espongono le opere delle merlettaie
Anghiaresi e merletti antichi. 0575/749279 · "Biennale del Merletto"
Sansepolcro
Si svolge sempre negli anni pari nel mese di settembre
Esposizione internazionale della lavorazione del merletto o trina a spilli
o fuselli. Riferimenti per la Biennale Via XX Settembre, 99 52037 Sansepolcro - Ar - Toscana - Italia Numero telefonico e Fax della Presidenza: +39 0575 733412 Centro Culturale Sansepolcro E-mail:ssepolcrolacebiennal@libero.it ·
Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, Piazza Duomo, Pisa tel.
050/560547 Nella Sala 20 ci sono
due camici in seta con merletto
a fuselli (manifattura di Bruxelles, XVII sec.). Ringraziamenti Ringrazio per la collaborazione Annalisa Galletto, Gilda Cefariello Grosso e i siti: http://www.zoomedia.it/Dicomano/tombolo.html http://www.bancadianghiariestia.it/oratorio/Turismo/tombolo_lavorazione.html http://digilander.libero.it/puntopisano/index.htm?chi.htm~mainFrame ·
Tratto
da “Antichi merletti” di Elisa Ricci, 1913 # Tratto da Dizionario dell’Arte e delle Industrie Artistiche Ilustrato” Autore: Alfredo Melani Publicato nel 1930 (Antonio Vallardi,Editore - Milano – Italia) *Annuario del Ministero dell'Educazione nazionale, 1943 ^ Atti ufficiali
dell’esposizione universale di Vienna, 1873 °articolo apparso su www.toscanapromozioni.it |