
“Le vele”,
merletto ad ago di Burano progetto ed esecuzione della Maestra di Mestiere e d’Arte Lucia Costantini

Ventaglio con stecche in madreperla, tecnica-merletto di Honiton
Collezione privata, Annamaria Manenti Calvi



Anna Ester Poretto
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“ Gianfranca Tolloi – “Preziosa Fedeltà “, 2003
La
lavorazione è eseguita a pezzi riportati con vari punti: punto tela, mezzo
punto, punto stuoia, punto Gorizia, pesciolini, cinese, stellina e
catenella. Il fedele barboncino è realizzato in punto Fiandra a tre paia. I
filati sono principalmente di lino colorato di varie misure, anapé filata a
mano, lana bouclè e cotone. Con questo capolavoro, Gianfranca si è aggiudicata
“ Il fusello d’oro”, partecipando al 5° Concorso che si è svolto ad Offida.
Il tema era “Il ventaglio”.
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“ Ventaglio”, Merletto ad ago di Burano, opera di Rosamaria Penso, 2014
Riproduzione di un ventaglio dipinto da un
pittore cubano
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Coppia di ventagli, merletto ad ago, Giuliana Sinigaglia,
insegnante di merletto
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Ventaglio
di foggia moderna, merletto ad ago, realizzazione di Patrizia su disegno di
Cipriano Civran Bortolato. Il filo e i nodi hanno creato delle linee che a
loro volta si intrecciano le une con le altre.
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Rosalba,
Castrignano dei Greci, maestra merlettaia
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Concetta Tumminieri, Siracusa
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Annamaria, Cava de’ Tirreni
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Silvana
Era, Quartu S. Elena (CA)
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Franca, Roma
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Ventaglio,
Fabiola da Castignano
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Ventaglio in merletto e
madreperla datato 1858, lascito di Mary Clark Thompson nel 1923 a ”The MET”di
New York
© Metropolitan Museum, New York
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Pagina di ventaglio in merletto
a fuselli di Honiton, Devon Inghilterra datato 1877-1878, il disegno e
l’esecuzione vengono attribuiti a Radford Emma. Anche il Metropolitan Museum
of Art di New York possiede
un fazzoletto di questa artista.
Il
naturalismo nel design era una caratteristica peculiare del merletto a
fuselli inglese realizzato a Honiton nel Devon e nell'area circostante negli
anni '60 dell'Ottocento e negli anni successivi. Nel 1864 in occasione
dell’esposizione sull’Agricoltura dell’Ovest dell’Inghilterra si tenne un
concorso sul merletto avente come soggetti fiori, frutta, foglie o insetti,
rigorosamente fedele alla natura, vennero offerte 100 sterline all’opera
vincente.
Questo
ventaglio è formato da foglie, farfalle, more e fiori di vari tipi ed ha
partecipato ad un concorso bandito dalla “Fan Makers Company” nel 1878, per il
quale ha vinto il secondo premio. Fu acquistato nuovo dal Museo dopo la
competizione, per 10 ghinee (10,50 sterline).
©
Victoria and Albert Museum, Londra

Particolare del ventaglio
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Pagina
di ventaglio in merletto a fuselli di Honiton, 1910- disegno di Harrison Charles
© Victoria and Albert Museum, Londra
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Ventaglio in avorio, madreperla
e taffetà di seta con applicazioni di merletto, 1870 ca.-manifatture A.
Rodien. Il bordo è rifinito con fiorellini di merletto, al centro un bouquet
di fiori con tre frecce infilate, il tutto tenuto da una catenella. Ai lati
due piccolo farfalle e a seguire altre due farfalle eseguite magistralmente
come tutta la composizione. L’opera è stata donata da Ida Lincoln
Cooper al “The Met” nel 1943.
© Metropolitan Museum, New York
Particolari del ventaglio:

Fiorellini di contorno

Farfalla grande

Motivo centrale
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Pagina di ventaglio realizzato
dalla scuola del merletto di Burano per la regina Elena in occasione del suo matrimonio
con Vittorio Emanuele III, nel 1896 (History of lace, Bury Palliser)
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Pagine di ventagli realizzati da Aemilia
Ars
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Pagina di ventaglio in merletto
ad ago eseguito da tre merlettaie di Ghent (Belgio) in sei settimane, disegno
di M.Knoff ( tratto da “Bobbins of Belgium”, Charlotte Kellog, 1920)
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Pagina di ventaglio realizzato
in merletto ad ago per la principessa Maud del Galles in occasione del suo
matrimonio nel 1896. Al centro si può notare la corona e la lettera “M”,
iniziale della principessa tra fiori boccioli e foglie. ( History of hand-
made lace” M.F. Jackson)

Ventaglio in merletto ad ago,
punto d’ Alençon, e stecche in madreperla appartenuto all’imperatrice
Eugenia moglie di Napoleone III, XIX secolo. ( History of hand- made lace”
M.F. Jackson)

Ventaglio in merletto di Teneriffe

Ventaglio in
merletto, Museo di Cluny


Disegno per ventaglio eseguito da Myra Naylor e
pubblicato nel 1902

Particolare del disegno

Un altro disegno sempre di Myra Naylor



Disegno per ventaglio da realizzare in merletto
di Alençon , Lidia C. Hammet pubblicato nel 1902

Disegno per ventaglio da realizzare in merletto
di Bruxelles, Lidia C. Hammet - pubblicato nel 1902



Ventaglio in merletto a fuselli, Brussells, lino, stecche in madreperla, 1860, dono di Anne
E. Wardwell, The Cleveland Museum of Art, Ohio, U.S.A
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Costume veneziano delle “Gentildonne a festa pubblica”, tratto da
“De gli habiti antichi et moderni di diversi parti del mondo”, 1590).
Nel XIII secolo apparve una nuova forma di ventaglio definito
ventarola a bandiera, in questo disegno di Cesare Vecellio possiamo vederne
un esemplare.
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Il ventaglio veniva
allacciato alla vita dell’abito, attraverso un cordone.
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Ventarola di pergamena intagliata, XVI secolo, collezione Alfred Lescure
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Troviamo la stessa ventarola
tra la collezione di Albert Figor, in una pubblicazione del 1928. L’asta
che la sorregge è in rame.
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Elisabetta I con
ventaglio rigido o ventola

Particolare del ritratto di Agatha Bas, Rembrandt, 1641
Collezione Reale, Buckingham Palace, Londra
I giornali
nella storia
Articolo tratto da “Il pirata giornale
artistico, letterario, teatrale” del 1844

Ventagli di merletto
Una novità, che dee destare un po' di rumore, è quella del
ventaglio di merletto. L'invenzione di un tal ventaglio non è cosa leggiera,
come potrebbe sembrare a prima vista. Il ventaglio di merletto non sarà
certo molto utile contro il caldo, nè molto atto ad agitar l’aria; ma
s’egli è manchevole in quanto al suo uffizio materiale, non lo è già per
ciò che riguarda il suo uffizio misterioso. Un tal ventaglio rappresenterà
la sua parte morale della commedia umana; darà contegno alle signore, sarà
un velo dietro al quale riparerà la modestia, sia per osservare, sia per
sottrarsi a qualche sguardo troppo indiscreto. Quei goffi ventagli di carta
erano anche in ciò troppo sinceri; nascondevano affatto il viso, e niuno
poteva riconoscere una donna così celata. Oggidì mercè la trasparenza d’un
leggiadro merletto, tutti vedranno e saran visti senza scrupolo e senza
vergogna, nei limiti di una perfetta convenienza. La civiltà fa le cose in
regola essa accorda tanta libertà che basti per toglierci alla soggezione,
e pigliar i nostri comodi senza mancare al decoro.
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Articolo tratto dalla “Gazzetta Toscana”, 1767

L’articolo annuncia la morte della giovanissima Arciduchessa
d’Austria Maria Giuseppa (21 ottobre 1767), figlia dell’imperatrice Maria
Teresa D’Austria e promessa sposa al re delle due Sicilie. Viene data
descrizione su come la corte doveva abbigliarsi durante il periodo di lutto
che doveva durare 12 settimane: “Per le dame, nelle prime quattro settimane
in abito di seta nero, veli bianchi con orli alti, scuffia di velo nero
colla punta, orecchini e fibbie nere, e ventaglio nero: nelle
seconde in finimenti di piccole trine, orecchini di perle, e ventaglio
bianco e nero: nell’ultime finimenti di trine larghe, nastri e ventaglio
di colore e gioie di pietre fini. Sempre nello stesso anno morì
l’imperatrice Maria Giuseppa Antonia Walburga di Baviera sposa
dell’imperatore Giuseppe II. In seguito a questo evento la corte doveva
portare il lutto per sei mesi: “Le dame dovranno comparire per le prime sei
settimane in abito di buratto o scottino (tessuto di lana assai fine),
gioie nere e ventaglio, e punta sulla testa….Nelle seconde sei
settimane in abito di gros de tour (tessuto di seta o lino a coste
orizzontali) o taffettà nero, finimento di velo bianco gioie nere e ventaglio
simile. Nelle terze col finimento di piccolo trine, gioie buone e ventaglio bianco e nero:
nelle restanti con finimenti di trina, nastri e ventaglio di colore.
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L'Esposizione universale illustrata del 1867,
“I ventagli” di Luigi Enault
Il ventaglio è antico al pari
dell’uomo e più antico della donna. Non è impossibile immaginare una donna
senza ventaglio. Intanto che il serpente ingegnavasi a sedurre la bionda
Eva, la progenitrice del genere umano doveva farsi vento con una foglia di
fico. I ventagli della signora Abele e delle signore Caino perirono nel
diluvio: non fu possibile mettere nell’arca ogni cosa, perché gli elefanti
tenevano troppo posto. Ma il bisogno aguzza l’ingegno: fu giuoco-forza
trovare un rimedio ai torridi ardori d’un sole ancora affatto giovane, e
che non aveva avuto il tempo di raffreddarsi. Si inventò di nuovo il
ventaglio. Se ne attribuisce la gloria alla figlia dai piccoli piedi d’un
mandarino a bottoni di cristallo. I primi ventagli delle primitive
civettuole dovettero essere foglie d’albero e piume di uccelli. Le dame
greche usavano per ventaglio le penne occhiute del pavone, il che dovette
metterle in uggia a Giunone di cui il pavone, siccome è noto, era l’
uccello favorito. In Francia il ventaglio fu messo alla moda dai profumieri
italiani, venuti al seguito di Caterina de’ Medici, È tanto leggiero, che
non fece fatica a passare lo stretto. Le Inglesi se ne servirono molto per
persuadersi che nel loro paese faceva caldo. Nella storia delle corti non
si parla altro che del magnifico ventaglio offerto alla grande Elisabetta,
la Regina-Vestale, come la chiama Shakspeare. Le belle dame della corte di
Luigi XIV sentirono talmente il bisogno di farsi vento, cosa naturalissma
nell'immediata vicinanza al Re-Sole , che questo grande mo-narca, il quale
regolava tutto, provò il bisogno di costituire in prepositura i mastri
fabbricatori di ventagli della sua buona città di Parigi. Il ventaglio era
allora una parte indispensabile ed integrante dell’abbigliamento d’una
donna: si rideva, si ciarlava sottovoce, si sbadigliava benanco dietro a
quel fragile, ma inviolabile baluardo, di cui soltanto le illustri donne
galanti conobbero le inesauribili risorse. Non si contavano meno di
centotrè maniere di servirsene, e dicesi che Racine avesse formato il
progetto di comporre un poema didattico destinato a trasmettere alla
posterità tutte quelle maniere coi suoi sublimi versi alessandrini. La
morte spezzò la sua penna prima che potesse compiere sì grande opera. Il
ventaglio però non ristette dal proseguire la carriera dei suoi successi.
Questi in un dato momento furono così grandi che gli uomini stessi nel 1828
non temettero di farne uso. Del resto essi possono farsi forti d’un esempio
sacrosanto: lo stesso nostro santo padre il Papa si fa far vento durante
certe cerimonie della liturgia romana. Fra gli orientali il ventaglio perde
della sua leggierezza e, cosa strana, diventa immobile. È una specie di
soffietto gigantesco, attaccato alla soffitta, e che viene mosso a forza di
braccia. Quanta differenza corre da questa azione meccanica alla gentile
manovra delle Spagnuole! Queste armeggiano tanto bene col ventaglio che si
dovette appositamente creare un vocabolo per esprimere l’atto grazioso al
quale d’ordinario consacrano i tre quarti della loro vita. Si chiama
abanicar il giuoco del ventaglio, ed ojerar il giuoco degli occhi. I due
fanno il pajo, e basta d’uno solo di essi per perdere un uomo. La
produzione di ventagli occupa un posto importante nell’industria parigina.
Un ventaglio non passa per meno di quindici mani. Due fogli di carta o di
stoffa appoggiati sopra una dozzina di listarelle di legno, di madreperla o
di avorio, esigono il concorso di quindici operai diversi – bell’esempio
della divisione del lavoro! I fogli del ventaglio si preparano generalmente
a Parigi: le asticelle – legno, avorio, madreperla, tartaruga o corno –
sono il privilegio quasi esclusivo di certe comuni del dipartimento
dell’Oisa, i cui abitanti arrivano ad un’abilità veramente meravigliosa
nella specialità dell’incisione, del traforo e dell’intarsio. La
decorazione artistica è talvolta affidata a pittori di primo ordine. I
Watteau, i Boucher, i Lebrun arricchirono alcuni ventagli di squisiti
lavori dei loro pennelli. I signori Boulanger e Camill Roqueplan in
un’epoca più recente si erano incaricati di abbellire la graziosa
collezione di ventagli che fu messa nel corredo nuziale della duchessina
d’Orléans.Talvolta il ventaglio è senza i fogli di carta o di stoffa, e
composto solamente dalle sue asticelle scolpite, intarsiate e dipinte,
riunite dal basso da una piccola madrevite, in alto da un nastroIl
ventaglio è per eccellenza ciò che si chiama un articolo di Parigi. Niun
paese sa darvi il suo inimitabile carattere d’eleganza, di distinzione e di
grazia francese. La sezione dell’Esposizione universale consacrata ai
ventagli è per certo una delle più curiose e delle più gentili.
Percorriamola rapidamente

Padiglione riservato ai ventagli durante l’Esposizione Universale di Parigi, 1867
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The Fan International Circle
Il Fan International Circle lavora per promuovere l'interesse, la ricerca e l'educazione nei confronti del ventaglio, sia antico che moderno.
https://fancircleinternational.org/
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Musei del ventaglio
Marche
Museo Malacologico Piceno Via Adriatica Nord 240, Cupra Marittima AP
Si possono vedere ventagli in
madreperla.
http://www.malacologia.org/index.htm
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Liguria
Museo del Merletto, Villa
Tigullio, Rapallo
Nel 2000 il Museo ha creato
un’apposita saletta con la collezione di deliziosi ventagli.
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Sicilia
Palazzo Mirto Via Merlo, 2
Palermo
Presso il palazzo vi sono parecchi esemplari uno tra i più preziosi
è un ventaglio appartenuto alla regina Margherita, in tartaruga bionda e
pagina in merletto.
http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzomirto/ventagli.html
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Abruzzo
Museo Nazionale d’Abruzzo,
Villa Frigerj Via Guido
Costanzi Chieti
Il percorso espositivo accosta piccoli capolavori d'arte del secolo
XVIII, periodo di maggiore diffusione del ventaglio, a manufatti di estrema
singolarità, realizzati in pizzo ad ago, a fuselli e in ricamo, del XIX
secolo.
http://www.museonazionaleabruzzo.beniculturali.it/index.php?it/148/ventagli-artistici-antichi
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Parigi 2, Boulevard de Strasbourg
75010
Museo del ventaglio-Atelier
Hoguet : il primo Museo francese interamente consacrato al ventaglio, la
collezione contempla più di 2.500 ventagli che vanno dal XVI al XX secolo.
http://www.annehoguet.fr/musee.htm
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Londra
Museo del Ventaglio, 12 Crooms Hill, Greenwich
Il primo museo al mondo dedicato al ventaglio in cui si conservano
4.000 prestigiosissimi esemplari.
https://www.thefanmuseum.org.uk
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Londra
Victoria & Albert Museum
Il museo possiede una vasta collezione
di ventagli
https://www.vam.ac.uk/
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Londra
The Fan Museum, Greenwich,
https://www.thefanmuseum.org.uk/
La collezione è visitabile
anche in rete
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Spagna
Museo del ventaglio, Calle de la Iglesia, 2 Aldaia, Valencia
Il Museo si trova in rete con 123 esemplari.
http://abanicosblayvilla.com/museo%20del%20abanico.html
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Spagna
Il dipartimento tessile del
National Historical Museum ospita una preziosa collezione di ventagli che
vanno principalmente dal XIX e inizio del XX secolo, con un totale di 115
pezzi.
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Stati Uniti, New York
The MET, Metropolitan Museum
of Art
Anche in questo museo
possiamo trovare ventagli provenienti da diverse parti del mondo e di varie
epoche.
https://www.metmuseum.org/
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Stati Uniti , Filadelfia
Philadelphia Museum of Art, 2600 Benjamin Franklin Pkwy
Il museo ha una vasta
collezione di ventagli in merletto, madreperla, avorio ecc.
https://www.philamuseum.org/
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Stati Uniti, New York
Cooper Hewitt Smithsonian
Design Museum
Parte della collezione si puo’
visionare nel sito del museo stesso e anche in questa pubblicazione
https://library.si.edu/digital-library/book/foldingfansincol00coop
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Stati Uniti, California
The Hand Fan Museum
https://www.thehandfanmuseum.org/
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Stati Uniti, Massachusetts
Boston
Museum of Fine Art
https://www.mfa.org/
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Collezionisti
Aldo Dente
(grande esperto e collezionista) Stefania
Cesari, Anna
Checcoli ( restauratrice
e collezionista), Gabriella,
Pierluigi Beggiato, Gabriele Arezzo di
Trifiletti, Luisa Moradei (studiosa e collezionista), Chiara
Pozzati, Guglielmo Coronini, Esther Oldham, DeWitt Clinton Cohen, Sue Angell
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Pubblicazioni in rete
“American fan, in memory of
President Abraham Lincoln (1867), offered to the Empress of France Eugenie”
Librairie Denis
https://archive.org/details/americanfaninmem00libr/mode/2up
“Svaghi artistici femminili”,
Alfredo Melani, 1892
https://archive.org/details/svaghiartisticif00mela/page/244/mode/2up
“A book about fans : the
history of fans and fan-painting”,M.A. Flory, Jones Mary Cadwalader, 1895
https://archive.org/details/FloryFans/mode/2up
“Emporium”, il ventaglio e la
sua storia, Istituto italiano d'arti grafiche (Bergamo), 1895
https://archive.org/details/emporium02isti/page/52/mode/2up
“Storia Del Ventaglio”,
Occoferri Gerolamo, 1907
https://archive.org/details/occoferri-storia-del-ventaglio/mode
“The fan book”, Percival
MacIver, 1920
https://archive.org/details/thefanbook00percuoft/mode/2up
“A collector's history of
fans”, Armstrong Nancy J, 1974
https://archive.org/details/collectorshistor0000arms/mode/2up
“A collector's guide to fans
over the ages”, Bertha De Vere
Green, 1975
https://archive.org/details/collectorsguidet0000deve/mode/2up
“The fan”, Gostelow Mary,
1976
https://archive.org/details/fan0000gost/mode/2up
“The book of fans”, Armstrong
Nancy, 1978
https://archive.org/details/bookoffans0000arms/mode/2up
“Collecting fans”, Mayor
Susan, 1980
https://archive.org/details/collectingfans00mayo/mode/2up
Folding fans in the
collection of the Cooper-Hewitt Museum, Cooper-Hewitt Museum; Commoner Lucy
A.
https://library.si.edu/digital-library/book/foldingfansincol00coop
“A Collector's guide to
fans”, Mayor Susan, 1990
https://archive.org/details/collectorsguidet0000mayo/mode/2up
“Unfolding pictures: fans in
the Royal Collection” by Royal Collection (Great Britain), 2005
https://archive.org/details/unfoldingpicture0000roya/mode/2up?q=Empress+%22Augusta-Victoria%22+lace
“Fans”, Alexander Hélène,
1984
https://archive.org/details/fans0000unse/mode/2up
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