Autoritratti
Rembrandt nacque nel 1606 a Leida (Olanda), da padre mugnaio e madre, figlia di
panettieri benestanti.
Il padre e la madre
Già da piccolo dimostrò di possedere una intelligenza
vivace così il padre lo iscrisse ad una scuola di buon livello e a 14 anni
frequentò l’Università di Leida, nota in tutta
Europea. Qui si rese conto di non aver nessun interesse per le materie
insegnate e si rafforzò in lui la grande vocazione per la pittura.
Rembrandt nacque in uno
di questi mulini
Il padre, felice della scelta del
figlio, lo assecondò inserendolo in alcune botteghe di grandi pittori. A 18
anni il giovane artista aprì un suo studio presso la casa del padre e l’anno
successivo vi accolse l’amico e coetaneo Jan Lievens,
figlio di un ricamatore. La tecnica dei due pittori fu così in simbiosi che i
critici di allora faticarono a distinguere le due mani.
Rembrandt non sentì la necessità di
viaggiare per conoscere l’arte in altri paesi, ma preferì cogliere molti spunti
nella sua Leida, città portuale stracolma di cultura
e personaggi provenienti da tutto il mondo. Andò alla ricerca negli angoli più
reconditi della sua città e dipinse ricchi e poveri, servi e nobili. In lui
nacque anche una vera passione, quella del collezionismo e nel 1631 costituì
una società commerciale come mercante d’arte ad Amsterdam.
A 28 anni si sposò con Saskia di 22 anni, una giovane ereditiera orfana.
Saskia
L’anno successivo divenne padre e
acquistò una casa tutta sua. Il bimbo morì dopo poco e così anche il
secondogenito.
Rembrandt ormai affermato pittore si
avventurò nei trasporti marittimi e in affari anche un po’ azzardati per le sue
finanze. Acquistò anche un’altra casa signorile, caricandosi di debiti, la
trasformò in un grande studio e vi immagazzinò tutta la sua collezione di
dipinti, armi, abiti e accessori da far indossare ai suoi modelli nei vari
dipinti.
Nel 1640 due grandi lutti colpirono il
pittore, la morte della madre e della terzogenita. Nel 1641 Saskia
diede alla luce un maschietto, Tito, ma colpita da tubercolosì
morì nel 1642 lasciando tutto il suo patrimonio al figlio.
Negli anni a seguire prese posto nel
cuore del pittore la governante Hendrikje che si prese cura anche di Tito e gli diede
un bambino.
Hendrikje
A seguito di operazioni avventate
Rembrandt fu soffocato dai debiti e dovette vendere parecchie sue opere. Nel
1663 Hewndrikje morì e l’artista si chiuse nel suo dolore,
iniziò una vita solitaria approfondendo la lettura di testi sacri e producendo
molte opere a tema religioso.Nel 1669 ad un anno
dalla morte del figlio si spense all’età di 63 anni
Monumento di Rembrandt a
Leida
I ritratti di Rembrandt sono
interpretati in maniera sontuosa: uomini e donne vestono abiti bordati di pizzi
molto ricercati e rifiniti sin nei minimi particolari, di fiocchi, sbuffi e
piume.
Lezione di anatomia del
dott. Tulp , 1632
L’Aja,
Mauritshuis
Signora con il ventaglio
Ritratto di Agatha Bas, moglie di Nicolas van Bambeeck, 1641
Londra, Buckingham
Palace
Ritratto di Nicolhas van Bambeeck,
1641
Bruxelles, Musei Reali
delle Belle Arti
Ritratto di Martin Soolmans e della moglie Oopijen Coppit (1634), Parigi,
collezione degli eredi
Rothschild
Particolare del collo
maschile, il pittore ha riprodotto fedelmente il disegno del merletto
dell’epoca, quasi fosse una fotografia.
Ritratto di Amalia Van Solms, 1632
Parigi, Museo Jacquermat-André
Ritratto di donna, 1635, Cleveland Museum of Art
Ritratto di una signora
con il ciondolo in mano, 1632 - Metropolitan Museum of Art, New York
Tutto il tessuto che
forma il golettone è bordato da un merletto,
Rembrandt ne ha saputo esaltare la vaporosità e leggiadria.
Ritratto di Susanna van Collen, moglie di Jan Pellicorne, con la figlia Eva Susanna, 1635 Londra, Wallace
Collection
Questo
collo fiammingo fatto a fuselli è uguale a quello dipinto da Rembrandt
4.
Ritratto di un Rembrandt scoperto ad
Amsterdam
+Tratto
dal libro *De Gamle Kniplingers Historie , 1921