Merletti sui cappellini “Sei
sono le acconciature di capo che si compiono dalle fabbricatrici di oggetti
di mode; cioè:
1.º i cappellini; 2° i cappotti; 3.º i berrettoni; 4.º le cuffie; 5.º i berretti;
6.º i turbanti: a ciò fare esse impiegano la tarsia, il marli
(specie di velo), il grosso tulle di seta, la tela fortemente ingommata: il
fil d'ottone, le liste di paglia o il tessuto di legno; ecco quanto occorre
per costruire i cappellini. Il raso ed ogni maniera di stoffe di seta solide,
il tulle,il velo crespo, e tutte le stoffe di seta leggiere,la tocca, il
tulle di cotone, ecco ciò che occorre per ricoprirli: i nastri, le liste di
tulle, di merletto di seta, le piume, i fiori, i frutti artificiali,
le perle, le trine d'ogni maniera in cotone, in seta, in paglia (la stessa
cordicina), l'ottone lucidato emanevole, gli ossi di balena soffici, le ghiande, gli sfiluzzi di seta, i fermagli, le losanghe metalliche:
ecco ciò che serve per abbellirli. Una gran quantità di fini e picciolissimi spilletti, dimezzane spille nere pe'
cappellini di questo colore, delle teste di modello fatte di gesso onde
provare le acconciature di capo mano a mano che si va facendole; degli
altissimi legni fatti a foggia di fungo per appiccarvele, fatte che sieno, e finalmente delle grandi scatole di cartone onde
assettarvele per entro; ecco i loro stromenti.
I merletti di seta bianca
fregiano I cappellini bianchi o di colore assai chiari, i merletti di seta
nera guarniscono i cappellini neri, e talvolta pure i cappellini di stoffa
turchino carico, giallo carico, rosa vivace quando il rimanente delle
guarnizioni sia nera.
Dè nastri o delle liste di
stoffa in sghembo, guarnite di merletto
di seta, o
falso merletto
di seta stretto a piccoli denti, compongono i cappi guarniti; il merletto di
seta viene talvolta posto semplicissimamente sotto agli orletti del nastro o la piega indentro della stoffa; talvolta pure, e più soventi ancora,
una trina a pistagna, una leggiadra trina ritorta in seta, un ruotolo di raso…” Tratto
da “Etologia femminile: ossia,
descrizione d'ogni maniera di lavori delle mode delle donne”, dedicato alla
contessa Vittoria di Crennirilli- 1828
Dipinti che ritraggono la moda dei cappelli
nell’epoca vittoriana,
Sue Halstenberg (California) “Cappello alla Luigi XVI” con inserti di merletto, piume di marabù,
fiocchi di velluto, 1895 ”Cappello Giaour" Modello di Mme. Marguerite, 1893 “Cappello Maguellone" Modello di Mme. Coder, 1893 “Cappello barberousse" Modello di Mme. Coder, 1893
Cappellino con inserti di merletto chiaro e nero e un uccellino al centro.
Nelle tre immagini seguenti possiamo vedere il cappello a tesa larga con una veletta che
copre tutto il viso o in parte per proteggersi dal sole come un ombrellino. In una descrizione sui modi di guarnire i
cappellini del 1828 si riporta dal testo
originale quanto segue: “Quando il cappellino
è posto sul capo, rilevasi questo merletto di seta da un sol lato per davanti, a tal che i denti
trovinsi rovesciati sull'ala. Questo semi-velo (riferendosi alla veletta che scende dal
cappellino sul volto) di siffatta
guise per metà rialzato è
d’un gusto squisito, e vi s’addice
perfettamente. Se il sole
incomoda, s’abbassa e
serve il velo, ma sel porta di
rado con questa mira, un cappellino d’una tale importanza non dovendosi portare di frequente alle passeggiate, particolarmente poi senza il soccorso d’un ombrellino. La rivista
“The Delineator” nel 1899” presentava
questi cappellini sprovvisti ormai dei preziosi merletti, ma con un trionfo di piumaggi.
Cappelli con ampio velo, imagine tratta da “Petit courrier des dames: modes
de Paris”, 1837
Cappello a tesa larga con veletta proposto nel 1848 Immagine
tratta da “Peterson's Magazine”,1857 “Godey’s Lady’s”, 1861 Figurino proposto da “La Mode illustrée: journal de la famille”
nel 1862 Cappello alla giardiniera, “La Mode illustrée: journal de la famille”
1862 ”Harper's magazine” ,1856 “Journal des demoiselles” 1893 Cappellino
con ampie barbole laterali, 1867
Due
cappellini con barbine (rouche di merletto
cucita sotto il cappellino fino al mento) proposti da “Peterson's Magazine”, 1855
Cuffiette-cappellino presentati sulla rivista “El correo de la moda”, aprile 1851
“El correo de la moda”, aprile 1892 Cuffia da teatro
da realizzare in merletto “El correo de la moda”, aprile 1892 Cappellino proposto da “Dry good merchant gazette” del 1875 1883 Particolari di un dipinto di Jacques Louis David che ritrae Émilie
Sériziat, 1795 Museo del Louvre, Parigi Copricapo a la “fanchon” con importanti barbole, usato come abbellimento del volto. ©
Metropolitan Museum of Art, New York Nel
1922, ”La gazette du bon ton”, proponeva questo modo di
agghindare il capo con I merletti. Cappelli
moderni
Cappellini realizzati a fuselli da Annie, merlettaia olandese.
Cappelli agghindati con preziose trame dalla merlettaia
portoricana, Elena Pomada I testi sono
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