L’Associazione“El Leon in Moleca” è una Associazione di volontariato senza scopo di lucro, che nel tempo ha realizzato varie manifestazioni tra le quali” In salotto a..Mestre”, “Circuito cinema”, “L’esposizione del Merletto ad ago di Venezia e Burano e a fuselli di Pellestrina”.

Per porre maggior attenzione verso il merletto, l’Associazione ha attivato i Concorsi: “Foto creative ispirate al merletto”, “Disegni per il nuovo merletto veneziano”, “Un merletto per Mestre”, nonché quello riservato alle scuole Medie ed Elementari che è di ricerca e approfondimento. Tutto questo, con lo scopo di coinvolgere l’interesse verso il merletto come operazione culturale , ma anche artigianale e di mercato.

 

 

Storia dell’Associazione  

 

 

Affiliato Federcampeggio ente morale aderente Cinit – Cineforum Italiano -iscritto all’Albo dell’Associazionismo Comune di Venezia al n.54

                                                                                 

La storia associativa de El Leon in Moleca nasce dalla formazione di un gruppo spontaneo in seno al CRAL  Montedison, attraverso tutta una serie di passaggi qualificanti, che l’hanno reso protagonista  nella storia in particolare di Mestre.

 

1971 –           Nasce l’Associazione “Gruppo Campeggio del Dopolavoro Montedison” su iniziativa di Leonello D’Este, Aldo Ramelli e Romolo Tegon. Viene eletto presidente Leonello D’Este.

 

1973/4           Sotto la spinta di questo Gruppo Campeggio sorgono altri 15 associazioni campeggistiche dai Dopolavoro delle Industrie, Aziende ed Enti che si rifanno a Portomarghera - Mestre e Venezia.

 

1975              Si costituisce il Comitato del Campeggio per la Provincia di Venezia, quale unione organizzata dei Gruppi su evidenziati al quale aderisce anche il Camping Club Mestre Venezia - Presidente Leonello D’Este

 

1979               Viene organizzata la prima Mostra del Campeggio e del Tempo Libero a Villa Ceresa con piena partecipazione di espositori e di pubblico - Responsabile della Mostra e delle Manifestazioni collegate, è il Presidente del Comitato del Campeggio Leonello D’Este assistito dall’impegno degli altri gruppi ed in particolare dei loro Presidenti Luciano Donolato – Sirma -  Antonio Carraro – Leghe Leggere - Francesco Buranello - Enel - nonché dallo staff del Gruppo  Campeggio Montedison nelle persone di Aldes Artioli, Dino Basso,  Luigi Bianco, Renato Lazzari, ed altri.

 

L’Esposizione, alla Seconda Edizione, si sposta al Parcheggio di S.Giuliano, occupa 15.000 mq. e prosegue per 10 Edizioni, è visitata mediamente da       25.000 persone.

 

1982               In questo periodo vengono svolte varie attività collegate, appunto, alla Mostra, ed inparticolare, coordinamento di  Stefano Fornasier,

                     Edizioni della   Stramestre”- partenza da S.Giuliano, al momento della inaugurazione, e arrivo in Piazza Ferretto e Tre Edizioni de il “Miglio di Mestre” -    

 

Tutte e cinque le Manifestazioni che, come detto, erano legate alla Esposizione, hanno avuto partecipazioni  di prestigio: la Prima del Miglio (1984) per esempio, brillava oltre che per il numero degli iscritti, anche per la presenza di Orlando Pizzolato  già vincitore due volte della Maratona di New York.

 

                    Da queste basi nascerà nel 1987 la Venice Marathon, al posto della Quarta Edizione del “Il Miglio di Mestre”, Manifestazione che ha assunto respiro internazionale e intercontinentale.

 

1986               Esplode l’era dei Saccopelisti -“Sleeping-bag”. Il 12 agosto si apre la ministruttura ricettiva alla” Scuola Caboto” per accogliere, come ultima sponda i giovani turisti. Essa è gestita dal Presidende del Comitato Leonello D’Este, su invito specifico del Vice Sindaco di Venezia Ugo Bergamo edell’Assessore al Turismo Augusto Salvadori. L’iniziativa proseguirà per tre anni di seguito, anche su altre sedi.

                       

1987               Da queste premesse, il Gruppo Campeggio Montedison si trasforma in associazione indipendente: nasce il  Camping Club El Leon in Moleca. Presidente Leonello D’Este

 

1987               Iniziano tutta una serie di Congressi, Convegni, incontri anche a bordo della motonave Stradivari, che viaggia nel contempo lungo la Laguna di Venezia.

                        Inoltre dà il via a tutta una serie di Raduni Campeggistici che vedono la presenza contemporanea anche di 400 persone e che visitano quindi Venezia su itinerari personalizzati e distinti in gruppi di 50 persone massimo.

 

                        Viene Organizzato un Corso per “Accompagnatori Turistici” finanziato dalla Regione Veneto e che poi viene ripetuto in varie provincia del Veneto.

 

1988               D’Este stampa, come Spoiler Editore, il giornale “Orizzonti delle Venezia direttore Responsabile Giuseppe Amadori, mensile di campeggio, cultura, turismo e attualità che esce per alcuni anni.

 

1989               Inizia una lunga serie di “In Salotto a…Mestre” (nome registrato) Incontri culturali controcorrente. Si svolgono in luogo pubblico – al Caffè Grand’Italia” – Centro Le Barche ed altri luoghi adiacenti Piazza Ferretto. A bar aperto, per dar modo alla cultura di incontrare le persone e non le persone alla cultura. Intervengono

personaggi importanti su temi di grande interesse.

 

                        L’ospite si trova tra il pubblico venuto per l’occasione – anche quello di passaggio arrivato al bar per bere un caffè o altro, e che non lo conosce, e se lo trova vicino, che inizia ad illustrare l’argomento in calendario. Questa situazione gli fa superare eventuali forme di timidezza e comunque fa superare la sensazione di “stacco” che succede quando l’ospite parla “al di là del tavolo” –  lui da una parte e l’uditorio dall’altra.

 

Finita la presentazione del tema, una breve interruzione per bere un buon bicchiere di vino o una bibita, innesca lo scambio di idee  e di pareri,  inizia un dialogo ampio e aperto e la libera discussione.  

 

                        Alcuni dei temi trattati:

                        Delta del Po, incontro tra natura, tradizioni, cultura e turismo per meglio conoscere la Camargue italiana

Nuove povertà. Diritto allo studio ed Enti Locali

Quali sono e come dovrebbere essere i nostri rapporti con la Regione Veneto

Mestieri e tradizioni della nostra provincia

Ma in effetti che cos’è questa ecologia

Maschere, travestimento nel Carnevale

“Chiacchieriamo insieme di musica, teatro e di tttuo quel che ci sarà gradito. Avremo copn noi un musicista e il suo strumento”

La moda, la poesia, il trucco, la pettinatura, i pettegolezzi

Incontro con l’autore – Intervengono i poeti Mario Stefani, Sandro mattiazzi, Ivonne Girardello, conduce Nadia Pulliero

Il Giubileo del 2000

                        Le professioni del 3° Millennio

Venezia e la Chimica – una storia dinamica

                        Compatibilità ambientale e sviluppo sostenibile

La ricettività  nel settore automobilistico e nel turismo di transito nel territorio veneziano

Artigianato e giovani – La bottega come scuola

 

1990               Organizza a Isolaverde Chioggia assieme a Giulio Cucci, Gianni Ravarro, Dino Rossetto il Rally FICC Giovani che vede la partecipazione di circa 3000 ragazzi e ragazze da tutto il mondo: il Giappone è presente con ben 10 giovani campeggiatori.

 

1996               Il Camping Club El Leon in Moleca diventa per volontà assembleare, Associazione Culturale – Turismo, Natura, Ambiente - ed inizia il suo interesse per il Cinema, con una Prima serie di proiezioni di filmati dal  Filmfestival Internazionale del Cinema di montagna, Avventura, Esplorazione “Città di Trento”                 

 

1997               Organizza il Primo Raduna Nazionale di S.Marco diretto ai tutti i campeggiatori

                        Organizza una Grande Giornata Campestre al Forte Gazzera

                        Lancia un Servizio continuativo per la visitazione di Venezia riservata alle Associazioni Campeggistiche

 

1998               Nasce il Videofestival Città di Mestre - Presidente Leonello D’Este (Vedasi Gente Veneta n.19 del 20 maggio 2000 – allegato.)

 

                        Nasce la Rassegna Nazionale dei Video professionali prodotti da Aziende Enti ed Associazioni – che  nella seconda edizione si definirà meglio in “Video

Comunicazione d’Impresa”.

 

Importante la Tavola Rotonda su “La Videocomunicazione d’Impresa e delle

Organizzazioni delle Associazioni e delle Amministrazioni Pubbliche” alla quale partecipano Giuseppe Scaboro Assessore alle AAPP della Provincia di      Venezia,

Fabrizio Bettiol Presidente del Gruppo Giovani Industriali, Toni Muzi Falconi Presidente Nazionale FERPI, Renata Kodilja Docente Corso di laurea in Relazioni

Publiche dell’Università di Udine. Conduce Leonello D’Este Presidente Associazione Culturale El Leon in Moleca

 

Inizia la Prima Retrospettiva dei filmati realizzati a Mestre e su Mestre

 

Il Comitato organizzatore che supporta tutta questa attività è composto da Leonello D’Este Presidente – Alessandro Calzavara –Giuliano Bontempelli – Sandro Bozzato, Giorgio Cardona, Alessandro Cuk, Piero Fontana, Neda Furlan, Roberto Lamantea, Renato Lana, Fabio Lando, Rossana Molinatti, Giuseppe Novara, Luciano Valentini.

 

La Manifestazione è molto frequentata dal pubblico e  tanti bei nomi della cultura, della politica, delle istituzioni onorano la Cena di Gala che si svolge nella serata conclusiva del Videofestival, alla Trattoria dall’Amelia a Mestre

 

2002              Suscita l’interesse del Comune di Venezia per la positività della sua azione, per i valori culturali e cinematografici, per l’alto valore delle produzioni e dei registi coinvolti.

 

                        Con la 5° Edizione inizia il passaggio ad una collaborazione più diretta con il Comune di Venezia. Cambia la composizione del Comitato Organizzatore,    Leonello D’Este rimane Presidente.

 

                        Il Comitato si fa subito notare per la sua professionalità e per le importanti presenze

che esprime: Roberto Ellero, Paolo Bozzato, Neda Furlan, Elena Cardillo,Elisabetta

Da Lio e conduce il Videofestival a posizioni sempre più qualificate.

 

Non prende in carico la Rassegna Video Comunicazione d’Impresa.

 

E’ una Manifestazione sempre più attesa e partecipata: idee nuove e  registi di fama,

solcano le sale del Centro Culturale Candiani - sede prestigiosa del Videofestival,

che diviene internazionale.

Nel 2004 assume la nuova denominazione “Mestre Filmfest”.

 

2000               Inizia ad interessarsi del Merletto veneziano per salvaguardarlo dall’estinzione.

Mestre si trova nelle condizioni ambientali di prendersi cura di questa Tradizione, anche perché Venezia e Isole non davano segni di interesse.

 

D’altro canto Mestre El Leon in Moleca vede in Mestre la “porta di ingresso dei commerci, degli spazi espositivi, dei trasporti, del turismo e dei servizi, verso le prestigiose isole del Merletto: Burano e Pellestrina” ed inizia ad operare al riguardo.

Si forma un Comitato che diviene base assembleare dell’Associazione Culturale El Leon in Moleca, assieme alle merlettaie che si sono fatte socie.

 

Esso è composto da: Leonello D’Este Presidente, Marialuisa Severi Capo Vice Presidente, Luciana e Luisa Zanoni, Anna Omacini, Ada Miotti, Gino Salvalaio, Graziano Fusati, “Fiore”

 

Prende in carico sia il Merletto di Burano ed anche quello di Pellestrina i quali hanno in comune una stessa sorte.

 

In questo contesto evidenzieremo maggiormente quello di Burano per la sua specificità praticamente unica al mondo.

 

ü  La Storia, la Motivazione – le necessità

 

Il 1872 è l’anno del recupero del merletto ad ago di Burano: una sola merlettaia ancora esistente - miseria nell’isola – la contessa Andriana Marcello si avvale di una maestra elementare dell’epoca Anna Colorio D’Este per far riprendere la lavorazione del manufatto, supportata dalla Regina Margherita.

 

Alla fine delle due guerre, le condizioni economiche e sociali sono tutte cambiate. Ne risente il merletto che perde commerci e quindi la sua produzione: le merlettaie.

 

Al momento della sua presa in carico da El Leon in Moleca, relativamente poche le merlettaie a Burano in lotta tra di loro per la poca produzione e contemporaneamente per il basso prezzo d’acquisto offerto dai negozianti. Ne consegue una perdita di qualità (argomento da approfondire possibilmente in un Convegno), una diminuzione del numero delle merlettaie, per questi motivi, ma, anche, specialmente per mancanza di un cambio generazionale. Anche la situazione psicologica è molto precaria, le vecchie non insegnano per paura delle concorrenza, le poche “giovani” anche quelle che hanno seguito un corso più di quindici anni fa, non hanno ancora una completa formazione: da qui ancora una carenza qualitativa.

 

Poca la produzione e non quella dei “tempi andati” sollecita i negozianti ad acquistare merletti simili nel disegno a quelli di Burano provenienti dal mondo orientale – basso costo – che poi rivendono sulla scia del pensiero del turista che va a Burano per acquistare anche un suo merletto, ed in realtà a volte compera un manufatto che solo lo ricorda.

 

Comunque il commercio di questo merletto si aggira sui milioni di euro.

 

ü  Obiettivi generali

 

In questa situazione inizia ad operare l’Associazione Culturale El Leon in Moleca che punta a superare la decadenza ormai storica del manufatto, e a rinnovare il merletto e le sue condizione nel territorio e nel mercato.

 

Si imposta un percorso:

 

a)    Chiamare a sé le merlettaie ancora esistenti a Burano – Venezia e nella Terraferma

b)   Costuire un Club dove queste possano socializzare, mostrare i propri lavori, confrontarsi, fare “corpo” unico per la salvaguardia del merletto.

c)    Inizia una attività massiccia (nel limite delle sue possibilità e capacità) nella Comunicazione e nella Promozione.

d)   Attiva rapporti con l’Amministrazione Comunale – Provinciale e Regionale

e)    Attiva rapporti con altre associazioni italiane ed estere – prende spunto dalle esperienze di queste, individua possibilità ed opportunità

 

2001               Inizia la realizzazione di Mostre il cui costo viene gravato dalla importante attività “politica” che svolge: telefono, viaggi, ecc.

f)     Le Mostre operano una grande azione di incontro, confronto, di comunicazione e promozione, mentre le merlettaie di Burano e Pellestrina (intanto anche l’ACS Murazzo collabora direttamente), fanno “corpo”, partecipano agli incontri e sostengono l’azione de El Leon in Moleca. Pur essendo questa una grande vittoria, essa tende a svilupparsi sempre con grande difficoltà, perché molte guardano solo all’immediato.

 

g)   Inizia un lavoro mirato  realizzare:

-  il Marchio di Qualità o almeno la Certificazione d’Origine del manufatto.

In considerazione dell’ignavia delle istituzioni a questo preposte, El Leon in Moleca lancerà quest’anno il suo “Certificato d’origine” del Merletto e un negozio a Mestre  potrà mettere in vendita il merletto con tale garanzia

 

- Corsi teorico pratici di formazione e nello specifico :

* Corsi tecnica ad ago di 300 ore per Diploma di Maestra Merlettaia

                        *Corsi di disegno orientati a formare nuove leve di merlettaie in grado di

  a) disegnare e applicare con l’imbastitura

                          b) progettare e realizzare anche il disegno moderno, per sviluppare una nuova linea e

      toglierlo dalle pastoie della bieca concorrenza

Questa azione viene supportata da Concorsi comunali, provinciale, nazionali ed internazionali specifici:

1)    Disegno di base per il nuovo merletto veneziano

Archivio presso l’Istituto d’Arte di Venezia

2)    Fotografie creative ispirate al merletto veneziano

Archivio presso la Scuola internazionale di Grafica di Venezia

3)    Realizzazione di un merletto ad ago o a fuselli realizzato dalle merlettaie veneziane, su

un tema ben individuato.

4)    Realizzazione di una “ricerca o un elaborato sul merletto veneziano” riservato alle

Scuole elementari e medie della provincia di Venezia. Sostenuto dalla CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato provincia di Venezia

                                   Archivio nella sua sede.

 

Continuano inoltre tutte le forme di sensibilizzazione dirette alla cittadinanza affinché

conosca il manufatto e si riappropri delle sue Tradizioni.

 

Quest’anno l’intervento finanziario della Regione Veneto nel Settore della Pubblica Istruzione, ha permesso di realizzare un” Corso di Aggiornamento sul Merletto Veneziano”. Sono state coinvolte 10 insegnanti delle scuole elementari e medie del comune, perché ritrasmettano quanto appreso  ai loro allievi e quindi ai loro genitori, nonni e parenti ecc.

           

2003               Con la Terza Edizione la Mostra diviene Biennale. Viene visitata da 2.500 persone

Vengono pubblicati gli atti della Tavola Rotonda che si è svolta in ambito Esposizione

                        La Rivista “Provincia di Venezia” a pag. 42fa un servizio riservato al Merletto ed intervista Luciana Zanoni membro del Direttivo El leon in Moleca che viene citato.

 

2004               Organizza una Mostra “intermedia” ma molto concettuale.

                        Il giorno dell’inaugurazione la Sala del Laurentianum, nonostante le condizioni climatiche estremamente impervie, si è riempita all’inverosimile, ciò che sta a dimostrare la positività del lavoro svolto da El leon in Moleca.

 

Il Presidente

Leonello d’Este

 

 

Certificazione del merletto veneziano

 

Comunicato stampa 11, febbraio 2005

 

Alla presenza dell’Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Venezia Giuseppe Scaboro e degli Assessori del Comune di Venezia De Gaspari alle Attività Produttive e Armando Peres alla Cultura e Turismo, l’Associazione Culturale El Leon in Moleca ufficializza alla Stampa e alla Cittadinanza un documento che garantirà il merletto veneziano.          

 

Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Venezia Giuseppe Scaboro e

 Leonello d’Este, presidente dell’Associazione Culturale El Leon in Moleca

 

Il “Certificato di Origine e di Conformità” verrà assegnato su richiesta della merlettaia, al merletto ad Ago di Burano e a fuselli di Pellestrina dopo una valutazione da parte di una Commissione di esperte e maestre merlettaie. E’ un documento che riporta la fotografia del merletto, le sue caratteristiche tecniche, il nome della merlettaia e di chi ha eseguito il disegno, nonché i nomi delle componenti le due commissioni quella per la tecnica ad ago e quella per la tecnica a fuselli.

 

Certificato che viene consegnato alla merlettaia

 

Il manufatto artistico oggetto della Certificazione, verrà contrassegnato da un sigillo, in ceralacca se già inserito in una cornice e posto sul retro del quadro, e da un sigillo in piombo fissato al merletto ogni volta che questo sia possibile; tutti e due riporteranno l’effige de El Leon in Moleca, logo della Associazione Culturale che tanto impegno, ma anche con risultati, sta dando al merletto veneziano. Tutte le Certificazioni verranno registrate in un apposito repertorio.

 

 

  

Tre momenti durante la manifestazione dove si è posto il sigillo di ceralacca

 

 

Tale Certificazione viene realizzata in assenza di quella istituzionale, ancora in itinere. Si capisce pertanto con quanto senso di responsabilità essa verrà promulgata. La commissione che curerà l’analisi del merletto ad ago è composta dalle esperte merlettaie: Maria Seno di Burano, Luisa Severi di Mestre e Luisa Zanoni di Venezia, mentre quella per il merletto a fuselli vede attualmente la presenza di: Graziella Ghezzo di Pellestrina ma abitante a Venezia, Leda Vianello Scarpa di Pellestrina e Luciana Zanoni di Venezia.

 

Durante la Conferenza Stampa verranno certificati i merletti primi premiati al Concorso “Un merletto per Mestre” proposto da El Leon in Moleca. Essi sono stati assegnati da una Commissione di grande pregio composta da: Giandomenico Romanelli, Fulvio Roiter, Lucia Costantini, Maria Seno e da Leda Vianello Scarpa della A.C. Murazzo di Pellestrina.

 

 

“ Omaggio alla mia città ”, Ombretta Panese Brettagna

 

La certificazione 1 per la tecnica ad ago è stata data al merletto che si è aggiudicato il 1° Premio con l’opera “Omaggio alla mia Città” di Ombretta Panese Brettagna. E’ una composizione di due merletti ad ago cm. 16 x 22. I punti usati sono: creme falae, greco da do, greco, sacola ciara e fissa, sbari. Filato viscosa policroma 40/2 e cotone ecrù 80 e 200. Utilizzo arredamento.

 

“ Merlo ” , Luciana Zanoni

 

La certificazio 1 per la tecnica a fusello è stata data al merletto che si è aggiudicato il primo Premio con l’opera intitolata “ merlo”, realizzato da Luciana Zanoni su suo disegno innovativo frutto di una ricerca su idee grafiche per altri indirizzi. E’ un merletto di cm. 12 x 18. I punti usati sono: tela e mezzo punto. Utilizzo arredamento.

Verrà inoltre certificato un merletto ad ago di Burano, realizzato da Maria Seno su suo disegno, definito “Striscia da tavola” di cm. 130 x 48.E’ una composizione che si rifà ai punti antichi, alcuni dei quali non più in uso perché quasi dimenticati.

 

  

Merletto ad ago di Maria Seno

 

Per il merletto a fuselli verrà certificato un manufatto di Giovanna Campolonghi che si rifà ad un disegno del ‘500, misura cm. 27 x 23 ed è realizzato con filato di cotone 100. I punti usati : tela, treccia, mezzo punto, compongono un motivo caratteristico dell’epoca.

 

        

Merletto a fuselli di Giovanna Campolonghi

 

Con questa Certificazione l’acquirente accorto potrà richiedere la certificazione del merletto, mentre le merlettaie potranno far certificare il loro lavoro all’Associazione Culturale El Leon in Moleca.

 

 

                                                                                                        Il Presidente p. t.

                                                                                                          Leonello D’Este

 

 

 

Anche il merletto avrà il certificato Doc

Accolta la proposta dell’Associazione Culturale "El Leon in Moleca" che da anni si batte per questi capolavori

“ Il Gazzettino “ sabato 12 Febbraio 2005

 

 

Dopo il vetro di Murano, finalmente anche il merletto veneziano ha ottenuto il Certificato d'Origine e di Conformità che ne attesta l'autenticità salvaguardandolo dalle possibili imitazioni.

Ogni merletto originale, cioè eseguito ad ago o con la tecnica a fusello secondo la tradizione veneziana centenaria, avrà dunque una certificazione distinta da un numero di protocollo ed un sigillo raffigurante il leone di San Marco, in piombo se il merletto viene presentato sciolto, o altrimenti in ceralacca se inserito in un quadro.

L'iniziativa nasce dall'ostinazione dell'associazione culturale "El Leon in moleca", che da anni si occupa di dar valore e riconoscimento al celebre manufatto e alle sue merlettaie: la certificazione segue infatti a conclusione di una serie di tappe percorse dall'associazione, come la costituzione del "Club delle Merlettaie" e l'organizzazione di mostre, concorsi e convegni sul merletto. La determinazione di Leonello D'Este, presidente dell'associazione, è stata alla fine premiata ieri mattina, quando alla presenza dell'assessore provinciale alle attività produttive, Giuseppe Scaboro, e ai rappresentanti comunali, sono stati certificati i primi quattro merletti e premiate ad honorem le maestre del merletto.

Grande la soddisfazione per Maria Seno di Burano che ha presentato un centrotavola su cui ha lavorato per ben 25 anni, Ombretta Panese Brettagna con un merletto ad ago incorniciato, dal titolo "Omaggio alla mia città", per "Il merlo" eseguito con la tecnica a fusello da Luciana Zanoni ed infine, per il lavoro di Giovanna Campolonghi di Favaro.Per ora tutte vogliono godersi l'opera con il sigillo di identificazione a casa propria e non hanno nessuna intenzione di venderlo, anche se consapevoli che il guadagno sarebbe probabilmente una cifra consistente. A tal proposito è intervenuto l'assessore Scaboro: "Il prossimo passo da fare è organizzare una tavola rotonda con i rappresentanti dei commercianti in modo che i merletti autenticati siano esibiti nei vari punti vendita della città e valorizzati agli occhi dell'acquirente rispetto alle tante imitazioni". Un compito questo che, secondo D'Este, dovrebbe assumersi l'amministrazione locale e non tanto l'associazione "El Leon in Moleca": "E' dovere ed interesse della classe politica - dice - valorizzare le tradizioni e le attività che hanno fatto conoscere Venezia in tutto il mondo e fare, a livello regionale, una legge speciale che tuteli il merletto d'hoc come è avvenuto per il vetro".

Francesca Delle Vedove

 

III  Esposizione del Merletto 5 Aprile – 4 Maggio  2003

 Centro Culturale Candiani Mestre

 

mostra sca 

Un brindisi di augurio alla Mostra e di festeggiamento al signor Francesco Greco di Marghera  che è stata la 2.500esima  persona a visitare la 3° Esposizione del Merletto ad ago di Venezia e Burano e a fuselli di Pellestrina che si è conclusa il 4 maggio dopo un mese intero di apertura al pubblico e che è stata visitata da persone provenienti da tutta Italia e dall’estero.

Tante le firme e i complimenti scritti agli organizzatori, ma ancora di più gli incoraggiamenti a proseguire nell’iniziativa per  creare le condizioni della ripresa dell’insegnamento del merletto nelle scuole e tra la gente, per ottenere il Marchio di Origine e Qualità, per iniziare corsi di formazioni per nuove maestre merlettaie, per una ripresa della tradizionale lavorazione, prima nelle case e poi come artigianato.

Potrà quindi seguire un mercato di alto livello e di prestigio dove il merletto ad ago di Venezia e Burano, nome famoso in tutto il mondo, potrà tornare ad affermarsi, senza dimenticare quello a fuselli di Pellestrina in quanto, tutti e due assieme, sono l’essenza delle tradizioni di tutta la gente veneziana.

L’Associazione Culturale El Leon in Moleca che da ormai quattro anni è fortemente impegnata nel recupero dell’artistico manufatto spera, con questa Mostra e con i presupposti che ha creato, di realizzare i suoi obiettivi.  Ora l’Esposizione diverrà  biennale, ma il merletto sarà riproposto ogni anno attraverso una presenza qualificata dovuta al risultato dei Bandi di disegno, fotografia e delle ricerche scolastiche mentre il Concorso “Un merletto per Mestre” potrebbe divenire Mostra Mercato

 Il Presidente Leonello D’Este

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 Dimostrazione di Graziella Ghezzo, merlettaia veneziana, durante la Mostra. 

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 Merletti storici d’Europa: dal secolo XVI al secolo XIX

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Merletto ad ago : a sinistra, bordura della seconda metà del 1600. Merletti dell’istituto Provinciale per l’Infanzia S. Maria della Pietà

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                                              bordura di merletto a fuselli in lino del 1700                   bordura di merletto a fuselli in lino, punto tela ,punto treccia, 1800

Merletti dell’istituto Provinciale per l’Infanzia S. Maria della Pietà

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Quattro stagioni: “Inverno”, merletto ad ago, 1994, Coop. Scuola merletti di Burano, 280 ore di lavorazione

Merletti Cassa di Risparmio di Venezia

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“Lavoratrice di merletto a tombolo”, riproduzione di Alfredo Castellani

I ragazzi e la poesia  

Queste due poesie sono state scritte dagli studenti che hanno partecipato con vivo interesse al Concorso, bandito da CNA di Venezia, Ass. Culturale "El Leon in Moleca" e Assessorato alla Pubblica Istruzione di Venezia, legato alla "Mostra del merletto Veneziano". Le classi erano : la 1A e la 2A della Scuola Media Volpi di Favaro Veneto (VE), coordinate dalla Professoressa Francesca Scarpa. Con la loro ricerca sul" Merletto Veneziano" si sono aggiudicati il e il 2° premio.

 

“La leggenda”

 

A sentire la leggenda

tramandata ormai da tempo 

ne sono piene le memorie

della gente di paese.

 

Si racconta che la bella

sconsolata e triste assai

dell'amato ormai lontano

perso ha la speme ormai.

 

Per l'Oriente lui è partito,

Santa, detta, era la guerra

e del giovane crociato

 solo un'alga resta a lei.

 

Come pegno suo d'Amore

solo un'alga lui donò,

ma per lei importante era

conservarla in un suo ricordo.

 

Questo cruccio suo amoroso

nell'ordito poi finì

sulla rete riproduce

e il miracolo apparì.

                           (F.)

 

 

La Merlettaia

La merlettaia

è come un ragno

paziente e laborioso

che tesse la sua tela.

 

Il suo mestiere

è semplice a vedersi,

ma quanto lavoro si deve fare

se un'opera si deve apprezzare.

 

Oramai la tradizione si è persa

ma ci sono delle persone

 a cui è rimasta la passione,

e con più di trenta fuselli san lavorare

e ad un caro san pensare.

 

Un merletto non è solo

simbolo di bravura

 e di arte,

ma puo' anche raccontare

 una storia molto bella

e intensa.

 

L'unirsi dei fili pare

l'intrecciarsi di due anime

che si uniscono quasi pegno

di un immenso amore

tessuto in imperituro ricordo.

                                  (A.&F.)

 

 

 

Corso per abilitazione insegnamento del merletto

 

 

 

Sono stati consegnati, nella sede dell’Istituto d’Arte, i diplomi di partecipazione del corso, finanziato dalla Regione Veneto e promosso dall’associazione culturale “El leon in Moleca”, dedicato ad insegnanti delle scuole elementari, medie e superiori di Venezia per l’apprendimento delle tecniche di base della lavorazione del merletto ad ago di Burano.

L’associazione, da anni impegnata con iniziative dedicate alla rinascita del merletto buranello, si è riproposta con questo corso, tenuto da Maria Luisa Severi, di insegnare alle docenti interessate le tecniche basilari della lavorazione ad ago affinché possano trasmetterle ai propri allievi,indirettamente alle loro famiglie. “Il nostro obiettivo è quello di trasferire la conoscenza della tecnica dai docenti agli alunni, applicata naturalmente a materiali diversi –spiega Maria Luisa Severi- l’importante è che non vada persa questa tradizione importante nel territorio”. Il corso, partito a dicembre e terminato lo scorso aprile per la durata di 45 ore totali, si è tenuto nelle aule dell’Istituto d’Arte ed è stato seguito da dieci insegnanti.

“Lo scopo è che queste corsiste facciano da volano nei confronti dei loro alunni inserendo questi percorsi nei rispettivi piani di offerta formativa –ha aggiunto il presidente dell’associazione, Leonello D’Este, che insieme al dirigente dell’Istituto, Giorgio Chiavalin, ha consegnato gli attestati- sensibilizzare i giovani è un modo per destare curiosità verso un’arte che altrimenti rischia di non avere futuro”. Il prossimo passo dell’associazione è quello di istituire una commissione di maestre merlettaie che possa certificare il prodotto realmente fatto a mano. Ecco le corsiste: Neda Nalin, Marina Majcen, Manuela Trabuio, Manuela Giordano, Chiara Moccia, Cecilia Trevisan, Claudia Matticari, Toffanello Jenny ed Elda Danese.

Manuela Lamberti

Gazzettino di Venezia, mercoledì 15 dicembre 2004

 

13-14-15 Maggio 2003- Bellaria di Rimini 

L’Associazione Italia Invita nel maggio del 2003 ha organizzato la seconda edizione del Forum Internazionale del Merletto e del Ricamo a Bellaria , in questa occasione era presente con un suo stand l’Associazione El leon in Moleca e l’Assessorato alle Attività Produttive della Provincia di Venezia.

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                                                                                       El Leon in Moleca ”, Rosamaria Penso ( merletto ad ago, punto Burano)

 

   

Certificazione dei merletti veneziani con il Marchio di Qualità da parte dell’Associazione El Leon In Moleca  che ne garantisce l’autenticità, ponendo nel merletto un piombino che racchiude un nastrino di raso. Il piombino viene marchiato con il sigillo dell’Associazione.

 

 

Bordo realizzato da Aurelia Bondanelli ispiratasi nel disegno ad un merletto della collezione Levis Moreno

 

   

Associazione Culturale “ El leon in Moleca “ e Assessorato alle Attività Produttive della Provincia di Venezia

 

 

 

 

 

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