Ho conosciuto la Signora Antonilla in
occasione del Forum Internazionale del Merletto a Bellaria il 15 maggio 2005.
Al primo piano del Centro Congressi, la
sala Andromeda era interamente dedicata a lei e alle sue allieve. Entrando nella stanza tra le delicate trine
ben disposte alle pareti e molte persone che le ammiravano, spiccava una
nuvola violetta con occhi trasparenti: la Signora Antonilla. Mi ha colpito subito il suo sguardo, la sua
fermezza, abbiamo parlato del suo passato e delle sue opere e di tutto ciò
che sta facendo. Antonilla quando aveva 13 anni, sapeva un po’
ricamare ed espresse il desiderio di imparare a fare la sarta; si rivolse
alla scuola, annessa alla chiesa del Sacro Cuore, dove si tenevano corsi di
vario genere ma le dissero: ”In questo momento non abbiamo bisogno di
bambine, è meglio che tu vada ad imparare a ricamare, all’occorrenza ti
chiameremo”. Era libero qualche posto nella sezione del ricamo dove insegnava
la più brava ricamatrice di Bologna, Olga Grassi. Dopo un po’ di tempo dal corso di sartoria
la cercarono perché si era liberato qualche posto ma Olga vedendo in lei una
ricamatrice di talento, non la lasciò andare via e così vi rimase fino a 18
anni. A 19 si sposò ed iniziò a lavorare per
l’Aemilia Ars che aveva il negozio in Via Farini. Il laboratorio-impresa si trovava sopra il
negozio, alle lavoranti veniva consegnato il disegno, il filato, la tela e
tutto l’occorrente per la realizzazione del manufatto: si studiava il
disegno, si discuteva sull’esecuzione del lavoro, poi il tutto veniva svolto
a casa. Ebbe modo di avere contatti con le
direttrici di questa Scuola d’Arte: dalla contessa Cavazza alla
Bonaveri a Maria Garagnani, in seguito la scuola
volse al declino. Antonilla ricorda che nel 1951, periodo di direzione
della Bonaveri, la disegnatrice di merletti della scuola era Anna Ferrarini e
nello stesso periodo la Scuola confezionò una tovaglia per Papa Pacelli. La tovaglia fu eseguita a moduli da diverse
artiste ricamatrici, ogni modulo rappresentava un simbolo, Antonilla eseguì i
più importanti: lo stemma Papale e quello del Comune di Bologna. Nella prima pagina del suo album personale
di fotografie lei conserva una lettera di riconoscimento che le venne
consegnata dalla “Aemilia Ars” insieme al “Libro della Scuola”. Non era un libro qualsiasi, ma un grosso
libro dal titolo “Merletti e Ricami dell’Aemilia Ars” (1929), con prefazione
di Elisa Ricci. A tutt’oggi tale libro è l’unica fonte seria del merletto e del ricamo
dell’Aemilia Ars. Nella lettera di riconoscimento
si legge:
Verso gli anni ‘60 andarono a farle visita
due signori di Bologna, marito e moglie, che desideravano un centrotavola con
le rose ed altri “gioielli”; mentre parlavano la signora vide sopra un tavolo
“Il librone” dell’Aemilia Ars e rimase colpita da una tovaglia con
i pavoni. Guardò il marito e gli chiese: ” Me la regali per il nostro 25°
anniversario di matrimonio ?”. Il marito appassionato anche lui del “bello”
disse di sì. Antonilla li guardò dicendo: “ E’ molto bella, ma troverete chi
ve la potrà fare?” La signora guardò Antonilla e le disse: ”
La farà lei ! ”. Ebbene questa grande artista dopo un po’ di esitazione e
ripensamenti, riportò il disegno, modificandolo secondo il suo gusto e dopo
una lunga progettazione e due anni di esecuzione l’opera venne compiuta.
Realizzò in seguito una seconda tovaglia uguale per la nipote “Barbara “, in
occasione del suo matrimonio. La Signora Antonilla davanti alla splendida tovaglia
con i pavoni Sempre per la stessa nipote ha realizzato
un quadro con il nome disegnando le lettere in foggia moderna. I motivi ricorrenti
che possiamo trovare nelle sue opere sono: la spiga, l’uva , il melograno, i
pavoni, i fiori… Quindici anni fa, dopo un evento luttuoso, Antonilla trovò nella sua
arte una nuova risorsa ed energia che le diede la spinta per insegnare e da
allora le sue allieve la seguono con passione ed orgoglio. Ne ho conosciute
alcune e tutte hanno un rapporto di affetto e devozione verso la loro
insegnante. In quella sala Andromeda……. c’era la sua
vita!
(Fiore)
Ringraziamenti
Ringrazio
la Signora Antonilla per il tempo che mi ha dedicato e per tutto ciò che sta
facendo nel trasmettere la sua arte, ringrazio inoltre le sue allieve che mi
hanno accolta con grande cortesia. Associazione Culturale ” I Merletti di Antonilla
Cantelli “ Via Larghe, 35 – 40010 Bentivoglio (BO) - Italia https://www.aemilia-ars.it/ Oggi, 12 febbraio
2008, Antonilla ci ha lasciati. Sono stata informata da Bianca Rosa Bellomo
con queste parole:
Nel
novembre del 2008 l'ultima grande interprete del merletto Aemilia Ars,
Antonilla Cantelli, riceve dalla nipote Barbara un omaggio affettuoso e
particolare, un libro che riporta foto di lavori e disegni di una vera
artista dell'ago e le pagine sono scandite da pensieri e ricordi. “ L’Aemilia ars di Antonilla Cantelli “, Barbara
Cantelli Attualmente
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