Fuselli di Honiton (creazioni di Mr.Kenn
Van Dieren) La storia Questi cenni storici
sono tratti da "English pillow lace", Jourdain, M.
the Connoisseur (1909) (nella
traduzione dal testo originale si è cercato di lasciare tutti i dettagli
come sono stati scritti, che sono sfumature affascinanti di storia e
conoscenza). Antichi fuselli di Honiton L'industria
del merletto di Honiton si presume sia stata fondata
dai rifugiati fiamminghi, scampati dalla persecuzione d’ Alva
(furia spagnola dei duchi Alba 1568-77). Tale industria, ad Honiton, Colyton e Ottery S.t Mary, indubbiamente
è di origine fiamminga. Uno
dei primi riferimenti storici relativo alle merlettaie è stato trovato
nel 1577, nelle lettere di famiglia di Sir Anthonie
di Gueuara, a Hellowes,
dove egli scrive di aver visto una donna "prendere il suo cuscino
per il merletto a ossi e i fuselli da intrecciare". Attorno
al 1620 i commercianti di filati londinesi, fecero una protesta contro
l'afflusso degli artigiani rifugiati" ...i quali tenevano per sè i segreti del mestiere ...." Questo fa
notare non solo la gelosia nei confronti dell'industrioso immigrante, ma
l'introduzione del merletto a fuselli che era più veloce nella
lavorazione, del merletto ad ago. Il
merletto di Honiton era già menzionato nel 1620 da Westcote e viene spesso citata la scritta sulla pietra
tombale di James Rodgen "Bone
lace Siller"
(venditrice di merletti a fuselli-datata 1617, nel cimitero di Honiton). Cio' dimostra che il
merletto all'epoca aveva già una sua valenza e che tale industria era
ben insediata sotto il regno di Giacomo I . Il
merletto di Honiton a quei tempi, doveva essere
similare agli inserti e collari che Van Dyck amava
dipingere; fili intrecciati e ritorti di origine italiana. Sebbene
non ci siano campioni autentici di merletto dell'epoca, esistono sculture e
monumenti del XVII secolo che serbano l'indicazione di merletti geometrici,
come il monumento di Lady Pole nella chiesa di Colyton
(datato1623) e il monumento di Lady Doddridge,
nella Cattedrale di Exeter (datato 1614). Questi merletti testimoniano la
lavorazione locale del merletto. I motivi di tali merletti sono stati
riprodotti su disegno, dalla signora Treadwin e poi
sono stati realizzati.
Particolare della
statua posta sulla tomba di Lady Doddrige, 1614 Questi
campioni si trovano nel Museo di Exeter con l'appellativo di "Brevetto
punto Van Dyck". Museo Exeter, Campioni
del Punto van Dyck Gli
spilli furono importati dalla Francia attorno al
1626, quando la manifattura fu introdotta in Inghilterra e facilitò la
lavorazione del merletto. Nel
1567 la corporazione Fiamminga insediatasi a Medstone
portò una nuova attività, quella della filatura; fino ad allora era nota
come un lavoro caratteristico olandese. L'industria
del merletto inglese ha incontrato sempre grosse difficoltà per la qualità
mediocre del lino locale che non poteva competere con quello delle
Fiandre. Le autorità di Maidstone nei primi del
XVII secolo, lamentavano che i produttori di filati fornivano un filato
scadente rispetto a quello importato dalle Fiandre (Dalla lista dei
protestanti stranieri residenti in Inghilterra). Nel
1636 la contessa di Leicester scrisse ".... questi merletti, se sono di
buona qualità, sono cari " e l'anno successivo scrisse
"...Sono estremamente cari " . Nel
XV anno di regno di Carlo II (1630-1675), venne promulgata una legge per incoraggiare
la manifattura di tutti i tipi di tela per abiti e drappi fatti di canapa e
lino, in virtù della quale, qualsiasi inglese o straniero avrebbe potuto
fondare una tal manifattura in qualsiasi posto dell'Inghilterra o Galles
senza pagare alcuna tassa. Il
Devon, ben presto, divenne famoso per le sue
filande tanto pregiate e così anche Kerton,
che stabilì all'epoca un record: 140 fili di lana, filati in questa
città, passarono attraverso la cruna dell'ago di un sarto e lì rimasero
in mostra per molto tempo. Da
una petizione spedita alla Camera dei Comuni nel 1698, quando fu proposto di
annullare la precedente proibizione sul merletto straniero, si conferma
che"...gli inglesi producono un merletto bello e raffinato come quello
delle Fiandre ....". In
seguito il merletto del Devonshire avrà davvero lo stesso sviluppo del
fiammingo, ma sarà esportato in minor quantità. Il
merletto fiammingo" ....veniva esportato in Olanda, Germania, Svezia,
Danimarca, Spagna, Portogallo ecc., invece noi lo produciamo per il nostro
paese e per le nostre tradizioni...". Merletto inglese di Honiton (Devonshire), XVIII secolo-V&A Museum, Londra Merletti a fuselli di Honiton del XVIII secolo, Victoria and Albert Museum Nel
diario di Cetia Fiennes,
grande viaggiatrice (siamo al tempo del regno di Guglielmo III e Maria
II ), si fanno dei confronti tra il merletto di Honiton
e quello fiammingo: "Loro fanno un bel merletto simile a quello di Antwerp e delle Fiandre, io deduco che sia bello uguale,
purché non venga lavato da sembrare un prodotto lavorato con filato
scadente". Nel
1700 le merlettaie reclamarono e si risentirono quando venne proposta una
tassa nei loro confronti. Il mestiere di merlettaia era molto diffuso e largamente
praticato come una industria, era in effetti il secondo mestiere
del regno. I
merletti prodotti in Inghilterra, nei primi del '700 erano similari
alle applicazioni di Bruxelles: realizzati con il punto tela e i
pippiolini; per seguire il disegno bisognava raccogliere tutti i fili da un
lato e prenderli con l'uncinetto formando una nervatura o cordonetto chiamato
nelle Fiandre "brodes". Il merletto nel
Devonshire acquisì in questo periodo una sua peculiarità, traendo radici da
quello antico di Honiton e quello di Bruxelles.
L'uso del cordonetto esterno come guarnizione, formato da un insieme di fili,
viene fatto anche nei giorni nostri. Nel
1799, in un vecchio diario, sono citate come " Brusselles
Honiton" le guarnizioni di merletto dell'abito
da sposa di Lady Harriett Strangeways. In
seguito Vancouver scrisse sul Devonshire" le sue principali manifatture
sono di : vario tipo di abiti di lana, e anche di merletto". (agric. Devon 1813) L'industria
del merletto inglese ha incontrato sempre grosse difficoltà per la qualità
mediocre del lino locale che non poteva competere con quello delle
Fiandre. Nel
Museo " Victoria and Albert " di Londra ci sono 3 campioni di
merletto attribuiti con approssimazione all'antico merletto di Honiton. Due sono di lavorazione grezza e realizzati su
disegno antico, nel terzo ci sono piante, fiori e altri ornamenti dove
compare la nervatura o cordonetto e tutti i pezzi vengono in seguito uniti da
una rete di fondo. Questo è stato considerato un esemplare di merletto a
fuselli del Devonshire del XVIII secolo e potrebbe essere paragonato ad un
merletto proveniente dal Museo di Arti Decorative di Bruxelles erroneamente
attribuito ad Honiton. Quando
la rete di fondo era di moda "l'Honiton"
era come il " Bruxelles Punto d'Inghilterra": era costituito
da vari pezzi realizzati sul tombolo (appliqué) che
poi venivano uniti dalla rete, sempre sullo stesso cuscino. Il
merletto con questo tipo di fondo era molto bello e regolare, ma molto
costoso. Era fatto con un filato molto pregiato proveniente da Antwerp (Belgio) che costava , nel 1790, circa 70
sterline a libbra ( 453,6 grammi). Merletto di Honiton fine XVIII, primi XIX secolo (proprietà Mrs. Malkin) Verso
gli inizi del 1800, con l'invenzione della macchina per merletti, la rete
meccanica realizzata con filato meno costoso, sostituì la rete fatta a
mano con i fuselli. Si dice, che la regina Charlotte incoraggiò la
produzione di appliqué fatti su rete meccanica. Le
appliqué di Honiton erano
comunemente di filo bianco, montate su rete meccanica bianca. Se
ne producevano anche di seta nera, montate su rete meccanica di seta. I
merletti neri di Honiton si iniziarono a produrre
alla fine del 1800: andarono presto fuori moda perché la seta costava il
doppio del lino. Senza
alcun dubbio, il merletto di Honiton deriva dalle
Fiandre, a quel tempo c’erano grandi interscambi tra i due paesi. Venne
abrogata anche la legge risalente alla fine del 1700 che proibiva
l'importazione dei merletti dalle Fiandre, i punti di Venezia e Francia erano
ancora motivo di contrabbando. L’invenzione
della macchina per il merletto meccanico, fu la
più grande rovina del merletto fatto a mano. Il signor Heathcoat
nel 1809, dopo che la sua macchina venne distrutta dai luddisti a Loughborough, stabilì a Tiverton,
una fabbrica di merletti a fuselli realizzati con del filo scadente e fuselli
troppo lunghi. Tra
il 1800 e il 1820, la produzione di merletto a fuselli regredì tanto che Lysons (storico) scrisse "Le merlettaie
impiegate erano1200, nella città e nei dintorni, ma ora (anno 1822) non
arrivano neanche a 300. Dal
1820, nell'industria del merletto venne proposta una serie
di brutti disegni e si disse che erano" fuori di testa",
"coda di tacchino", "padelle", "cuore di manzo"
: i peggiori decori e bordure senza senso, presero il posto delle raffinate
composizioni della vecchia scuola. La
Signora Bury Palliser
provò a fornire ad alcune merlettaie, nuovi disegni di rose al posto del
vecchio "Duchessa di Kents", ma con poco
successo. Seguì
un periodo di disegni floreali copiati direttamente dalla natura. Alcuni di
questi si possono osservare tra i merletti che sono stati eseguiti per
una mostra avvenuta a Parigi nel 1867. Attualmente sono conservati nell "Exeter Museum". Verso
il 1845 gli "apliqué" di ramoscelli erano
eseguiti separatamente dal "Guipure", venivano realizzati sul
tombolo come primo passaggio e poi si univano con la rete a
fuselli o ad ago, come il "Duchesse" del Belgio. I
dettagli che classificano il guipure straniero sono: il disegno, la forma e
l'unione nell'insieme sono migliori di quello inglese. L'esecuzione è
più rifinita e delicata. Una
spighetta di filo comune veniva lavorata nel bordo dei fiori e delle foglie.
Dava stabilità al merletto ed era spesso usata come sostituto (in
sostituzione dei fili attorcigliati) per dare risalto ai bordi delle foglie,
rendendo il lavoro anche piu' veloce. La rete che
chiudeva fiori foglie e rami era realizzata con "close
stitch", "whole
stitch", o half stitch". La parte decorativa era lavotata
con punti di merletto ed un solo fusello incrociava ed univa le foglie alla
rete. I
fuselli si lavorano a paia e vengono continuamente scambiati: perciò un filo
scorre da una parte all'altra incrociando tutti i fili che pendono dai
fuselli. Il
lavoro di rilievo è come un marchio per il merletto di Honiton.
In nessun altro merletto inglese è adottato e il valore di un pezzo è
stimato in base al lavoro del rilievo. Le
trame dei fiori sono fatte con intrecci che sono largamente usati
nel " Maltese" e anche in altri merletti. Il
mestiere di merlettaia rimase per qualche generazione in alcune famiglie di Honiton; nel 1871 si scoprì che una anziana merlettaia di
Honiton possedeva un vecchio attrezzo in legno per
ritorcere il cotone. Aveva alla base incisa rozzamente la data, 1678. Il
tombolo di Honiton veniva usato meno rispetto a
quello di Buckinghamshire, era fornito di tre teli
inamidati che servivano a coprire il merletto in lavorazione: 2 si puntavano
ai lati del lavoro e 1 sopra il lavoro nelle pause di lavorazione. un piccolo
cuscino si teneva al lato del tombolo a vi venivano puntati gli spilli. In
una asticciola di legno si passava con l'ago una filza e all'interno si bloccavano
i fuselli per non farli roteare quando si appoggiava il tombolo. I
fuselli erano in legno di bosso torniti, piccoli e chiari ed avevano una
pesantezza sufficiente, non serviva aggiungere dei"gingles"(pesi) Nel
Devonshire i fuselli non avevano affinità con quelli di Honiton,
il merletto del Midland era molto bello, ma il filato non era altrettanto ben
ritorto. Nel XVIII secolo le bordure erano fatte di merletto a fuselli, ma
viene citata la sua comparsa già nel 1756. La signora Palliser
cita nel suo libro "Erano fatti di comune filo inglese con pesanti e
grandi fuselli, lavorando in verticale attorno al tombolo." Si disse
allora che derivasse dal fiammingo "trolle Kant", attualmente scomparso. Un
informatore, scrivendo dall'Est del Budleigh,
nel 1896 citò :"Alcune vecchie donne qui, fanno del merletto a fuselli (trolly), ma le giovani no”. Nel
Museo di Exeter ci sono dei merletti classificati come appartenenti al
Devonshire ma non si potrebbero
distinguere dal merletto del Midland. Alcuni
merletti acquistati a Somerset furono riconosciuti
da una signora di Exomuth come
"merletto a 13 fori ", come venivano fatti a Exomuth.
In questo paese l'ultima merlettaia è morta pochi anni fa. (ricordiamoci
sempre che questo testo risale al 1909) “Thirteen
holey trolly“ (merletto a
13 buchi) fatto vicino Exmouth Moderni merletti di Honiton Nel 1910 in occasione dell’Esposizione Universale di Bruxelles la signora Fowler si sggiudicò la medaglia d’oro per i suoi merletti di Honiton. Testi con
spiegazioni sul merletto di Honiton “The Honiton
lace book” Devonia, 1875 https://archive.org/details/honitonlacebook00devorich/mode/1up Honiton lace industry: copy of report, Alan Summerly Cole,
1888 https://archive.org/details/cu31924055323533/mode/1up The identification
of lace, Earnshaw Pat, 1980 https://archive.org/details/identificationof0000earn/page/18/mode/2up?q=honiton+ https://archive.org/details/identificationof0000earn/page/100/mode/2up?q=honiton+ A dictionary
of lace, Earnshaw Pat, 1982 https://archive.org/details/dictionaryoflace0000earn/page/80/mode/2up?q=honiton Ringrazio
Annalisa per la sua collaborazione, nella traduzione di questo testo. |