Gorgiere o collari

  

      

Enrico II di Francia e la moglie Caterina de’ Medici

 

Bertinetti Giovanni nel suo libro “Eleganza femminile”scrive che il collare di merletto venne ideato da Enrico Il che avendo una cicatrice sul collo, e essendo ricorso inutilmente ai bagni di crusca, alla cipria, alle pomate, addottò questo mezzo per nasconderla.

Nell’età Elisabettiana, tra il 1500 e il 1600 i collari rigidi o gorgiere erano di grande moda, venivano portati sia da uomini che da donne. All’inizio era un piccolo collo di tessuto arricciato, poi venne aggiunto un bordo di merletto, in seguito si realizzò interamente di merletto. Nel 1560 era già un importante accessorio corredato di stringhe che si allacciava sopra gli abiti, era sollevato da fili metallici che venivano nascosti all’interno della pieghettatura. Per sostenere la pesantezza il collare veniva anche inamidato e qualche volta insieme all’amido e al miele si metteva del colore per tingerlo. Nel 1600 era già realizzato interamente di merletto ad ago o a fuselli. Verso il 1650, con la moda maschile della parrucca a capelli lunghi, i collari dovettero abbassarsi verso le spalle e vennero sostituiti dai grandi colli flosci.

Nel vocabolario veneziano* si legge sotto il termine ”golèta”: gorgiera, coliaresso, o di merletti o di fettucce increspate quasi a foggia di lattuga; ne portano pure le donne di pietre preziose e si dice “Serto di gioie”.

 

 

Ritratto di Doña Ana de Velasco y Girón duchessa di Braganza, Juan Pantoja de la Cruz, 1603. Collezione Alicia Koplowitz-Gruppo Omega Capital. Il merletto ad ago è stato dipinto in modo impeccabile sia nella prospettiva della pieghettatura a onde  sia nell‘evidenziare la lavorazione. Si vedono benissimo i pippiolini sulla puntina esterna e i disegni creati con il ricamo a reticello sono ancora oggi di grande attualità.

 

 

  

Costanza Sforza di Santa Fiora, Lavinia Fontana, 1594

  

Lavinia Fontana ha eseguito questo ritratto con dovizia di particolari e come tutti i pittori dell’epoca ha evidenziato la spettacolarità della gorgiera e dei polsini.

 

  

 

Tre disegni tratti dal modellario antico “Le pompe” stampato a Venezia da  Giovanni Battista & Melchiorre Sessa nel 1557. Il frontespizio del modellario spiega che questa è una “Opera nuova nella quale si ritrovano varie, diverse sorti di mostre, per poter far cordelle over bindelle, d'oro, di seta, di filo, overo di altra cosa. Dove le belle virtuose donne potranno fare ogni sorte di lavoro, cioè merli di diverse sorte, cavezzi, collari, maneghetti, tutte quelle cose che li piaceranno. Opera non men bella, che utile, necessaria. Et non piu veduta in luce. Si vendeno alla Libraria della Gatta, Venezia”.

 

 

Frederick Henry Principe di Orange, 1610 - Delft Municipal Museums

Michiel Janszoon van Mierevelt

Frederick Henry Principe di Orange, Michiel Janszoon van Mierevelt

Isabella Clara Eugenia di Spagna, Pieter-Paul Rubens, Museo di Castelvecchio, Verona

Sono molti i ritratti di questa regina rappresentata con notevoli gorgiere e tutte diverse tra loro per volume, lavorazione e disegno del merletto.

 

Carlo IX, 1570 circa

 

 

 

Geoge Villiers,

primo Duca di Buckingham (1592-1628)

Daniel Mytens

 

Anna d’Austria, 1635,  Van Dyck

 

 

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Maria de Medici

 

 

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Margherita Gonzaga, Franz Pourbus il Giovane, MET- New York.

La gorgiera è un capolavoro, una struttura metallica rivestita di filo d’oro sorregge il merletto e su tutto il contorno sono stati appesi dei fiorellini, sembrerebbero di metallo smaltato con pendenti in vetro.

 

 

Margherita Gonzaga, Pierre Paul Rubens

Palazzo Ducale, Mantova

Alessandro Farnese duca di Parma,

Otto van Veen (1556-1629)

 

Caterina di Borbone, Museo Nazionale del Castello di Pau - Francia

 

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Caterina di Borbone,

sorella di Enrico IV di Francia 1600

Ritratto di Mary Sidney Herbert, 1590 National Portrait Gallery, Londra.

La contessa di Penbroke è ritratta con una notevole gorgiera ed un curioso copricapo che compare in molti dei suoi ritratti. Questa gorgiera, come quella a lato non avvolgono tutta la testa, ma solo i lati come fossero due ali.

Ritratto di Mary Sidney Herbert, ultimo quarto del XVI secolo

 

 

Maria De’ Medici da giovane, Tito De Santi, 1590, Museo dell'Opificio delle Pietre Dure, Firenze.

Il collo rigido è realizzato ad ago, il solino è in tessuto leggero ricamato e riporta lo stesso disegno del merletto. All’estremità delle punte del merletto sono stati puntati tanti fiorellini a cinque petali con al centro una perla, vengono dipinti in varie prospettive anche visti dal retro come cadessero sotto il peso della perla. In questo modo l’artista ha creato un movimento particolare rubando la scena alla giovane nobildonna.°

 

    

 

 

Isabella di Francia, figlia di Caterina De’ Medici, primi del 1600, Castello Di Versailles, Francia

 

 

 

 

Un perfetto merletto ad ago eseguito con il pennello

     

Isabella di Francia, 1620, Museo del Prado, Madrid

 

 

Il merletto è così perfetto da sembrare una fotografia

 

Dama del XXVII secolo

         

 

 

 

L’incoronazione di Maria dè Medici, Rubens, Museo del Louvre

 

 

A volte sopra la gorgiera fittamente plissetata si metteva  un ampio collo rigido per creare una grande corolla e abbellire il volto della dama.

 

 

 

 

 

 

Ritratto di una dama attribuito a William Larkin, 1612 circa

 

 

 

 

 

 

“Nozze per procura di Maria de’ Medici con Enrico IV re di Francia, rappresentato da Ferdinando I”, Jacopo di Chimenti da Empoli ,1600 Galleria degli Uffizi – Firenze

 

Nei ritratti successivi possiamo notare che i collari iniziano ad abbassarsi e ad avere già la struttura di un collo aperto davanti.

 

  

 

 

Richard Sackville, Terzo conte di Dorset, 1613, English Heritage,

 

 

Federico V da giovane, 1613, Mauritshuis, Olanda

Michiel Janszoo van Mierevelt

 

Ritratto di Philip William, Principe di Orange, 1600-1625, Mauritshuis

Michiel Janszoon van Mierevelt

Contessa Vittoria Bulgarini, Nicolò Renieri, 1638

Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, Modena

Enrico II duca di Montmorency (1595-1632), Museo Carnavalet, Parigi

 

 

 

Varie strutture metalliche che sorreggevano i colli rigidi

 

Rovescio e diritto di collo rigido del XVII secolo. Struttura in rame e merletto a fuselli, MET, New York. Dono al Museo da Mrs. Edward S. Harkness nel 1930.

Vignetta di Maerten de Vos “L'orgoglio delle donne: gorgiere”,1600 ca., MET New York, dono di Irene Lewisohn Trust  nel 2001.

Scultura creata da Linlin e Pierre-Yves Jacques

La gorgiera moderna

La maestra orafa Marita Carlborg Olsson, crea degli accessori-gioiello abbinati al merletto di una straordinaria modernità e bellezza. Le linee semplici, essenziali, squadrate, la scelta dei colori e dei metalli donano movimento e grande impatto visivo. Ha creato queste opere con dei retini di fondo in merletto a fuselli legando la tradizione della sua Svezia alle esigenze dei tempi attuali che richiedono sempre idee innovative.

Marita Carlborg Olsson Foto Gunnar Stening

 

 

Collari Masai

   

          Le donne e gli uomini Masai indossano monili fatti di perline bianche o colorate, ogni colore ha un significato

 

 

*Vocabolario veneziano e padovano co' termini: e modi corrispondenti toscani‎, Gasparo Patriarchi

*“Dizionario del dialetto veneziano” Boerio Giuseppe, 1829

° Tito de Santi è stato allievo del Bronzino e se osserviamo il ritratto di Maria con quello di Eleonora di Toledo  del Bronzino troviamo la stessa eleganza e pignoleria nel dipingere i particolari dell’abbigliamento e la stessa grazia nell’espressione del volto.

 

Sitografia

https://archive.org/details/bub_gb_of5v6MG4qtkC/page/n61/mode/2up?q=santi++tito

 

https://www.exploring-africa.com/kenya/il-popolo-masai/le-donne-nella-societa-masai

 

 

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