I tessuti sfilati e ricamati alle Canarie: “Calado Canario

 

 

 

Per elaborare il ricamo a giorno e realizzare ilcalado”, si comincia tracciando e tagliando il tessuto, che di solito è di lino o di ramia (fibra di ortica- seta vegetale). In seguito si passa a sfilare i fili della trama e a introdurre la stoffa nel telaio, in modo che sia tesa, per poi riunire a mazzetti i fili sciolti e riempire così gli spazi vuoti che adornano il tessuto, usando un'infinità di disegni geometrici. I ricami a giorno sono principalmente opera di esperte artigiane della Valle de La Orotava e del comune di Icod de los Vinos. Un’altra tecnica rappresentativa dell'artigianato tessile di Tenerife è la roseta

che  è tipica del comune di Vilaflor.

 

 

Il calado canario è una lavorazione eseguita su una trama ed un ordito di un tessuto, con filato di cotone o seta. La caladora è la ricamatrice di tale tecnica.

 

Tipico merletto realizzato con la tecnica di Tenerife, 1925-1930, collezione Cabildo di Gran Canaria

 

L’origine di questa tecnica sembra essere situata entro i confini portoghesi e delle regioni andaluse dell’Estremadura, in seguito si è mescolata ad altri tipi di sfilature diffondendosi in altre regioni. La produzione del calado era eseguita all’interno delle mura familiari per i propri fabbisogni fino al 1891, anno in cui la lavorazione eseguita a Madeira non prese il sopravvento su tutte le altre tecniche a divenire un vera produzione artigianale tanto che nel 1901 si aprì un’attività di esportazione. Nel 1892 a Gran Canaria Alfred L. Jones organizzò la “Fiesta de las Flores”, che mirava ad attirare l'attenzione del commercio internazionale sulle possibilità che l’isola offriva come ponte tra i continenti per l’import-l’export.

 

La sezione del ricamo durante la “Fiesta de las Flores” a Gran Canaria, 1892 (collezione Museo Canario)

 

La sezione del vino dove sulle tavole fanno bella mostra le tovaglie in merletto di Tenerife, 1892 (collezione Museo Canario)

 

Caladoras mentre ricamano all’esterno di una tipica casa rurale, 1900-1905, Orotava

 

Il principale luogo di importazione fu Londra che provvedeva anche al materiale per la lavorazione. Nel 1900 a La Palma la lavorazione in casa delle caladoras era il quarto lavoro che  portava economia al paese dopo la pesca, le banane e i legumi.

 

Scorcio di casa nobile con le ricamatrici, Tenerife 1906-1910

 

Ricamatrici di Taoro, Tenerife

 

Insegnante con le sue allieve, Canarie 1925-28. (Collezione Josè A. Pèrez Cruz)

Imparare le varie tecniche di ricamo e punti era parte dei requisiti della perfetta educazione femminile negli anni '20 del secolo scorso.

 

Caladoras mentre lavorano sul telaio, Isola di Tenerife 1925-1930, Collezione RSEAPGC/Domingo Doreste

 

“Calado”, María del Cristo Carballo Armas ha realizzato questo disegno prendendo spunto dalla foto precedente

 

La manodopera veniva acquisita nelle zone di campagna o dai luoghi soggetti ai lavori stagionali. Dopo la seconda guerra Mondiale gli ordini calarono improvvisamente e diminuirono anche le caladoras fino al 1950. Da questo periodo nacque la “Sezione Femminileche puntava a tenere viva questa forma artigianale divenuta parte della tradizione delle Canarie. Nelle varie isole dell’arcipelago delle Canarie la Sezione organizzava il lavoro negli Ateliers artigianali.

 

Alla fine della lavorazione, il manufatto viene lavato con cura disteso sul telaio.

Collezione Angela Quesada Montesdeoca

 

 

La caladora, Yolanda Valdiva Cabrera, fotografata con le sue opere, 1980-1990

 

Situazione attuale

 

Nelle Lanzarote c’è un grande fermento nell’apprendere questa arte, molte signore si sono interessate ai vari corsi promossi dalle istituzioni di queste isole, corsi che hanno la durata di un anno.

 

Ricordiamo che il costume tradizionale di Fuerteventura è fornito di un grembiulino chiamato « delantal » ornato di calado canario.

 

La caladora, Armenia Hernádez García, ha ricevuto nel 2006 il premio”Artesanía y Patrimonio Villa de La Orotava’ “con il consenso unanime dellacommissione Informativa per l’educazione e la cultura”. Armenia ha 66 anni e sin da piccola, come le sue sorelle  ha appreso dalla madre e dalla nonna questa arte. Ha sempre affrontato questa arte con passione, forza e grinta. Per mantenere viva questa tradizione le piacerebbe insegnare ai giovani, una sua sorella già insegna nell’isola Gran Canaria. Armenia dice che nonostante si usi del filato e del tessuto pregiato, questo lavoro non viene tanto apprezzato.

 

Anche a Tenerife si insegna il bordado palmero, c’è una associazione ubicata in calle Tajinaste. La presidente è Elisa Minguez.

Nell’isola di Tenerife a La Orotava si trova “la casa dei balconi” (casa in stile coloniale del 1632) , un negozio museo dove si trova l’artigianato di Tenerife.

 

 

 

 

La caladora che compie la sua opera e il punto vendita dei manufatti, immortalati all’interno della Casa dei Balconi.

 

 

Ringraziamenti

 

Si ringrazia vivamente per la collaborazione il Dr. Gabriel Betancor Quintana, Técnico de Fondos Audiovisuales, FEDAC/CABILDO DE GRAN CANARIA.

http://www.fotosantiguascanarias.org/

 

 

 

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