Isola di Sant’Elena

 

Isola di Sant'Elena nell'Oceano Atlantico, al largo dell'Angola è stata scoperta dai Portoghesi nel 1502, passò agli Olandesi e poi agli Inglesi, che la trasformarono in colonia usata soprattutto per la deportazione di prigionieri.

 

 

I MERLETTI DELL'ISOLA DI SANT'ELENA

 Articolo tratto da :Illustrazione Popolare - Giornale delle famiglie - 6 agosto 1914 (pag. 506. N.B. le pagine della rivista, settimanale, venivano numerate dall'inizio dell'anno).

 

Si e' inaugurato a Londra, sotto il patronato di alcune signore dell'aristocrazia londinese, un’sposizione con vendita di merletti e ricami eseguiti dalle donne dell'isola di Sant'Elena, la storica isola dell'Atlantico meridionale, dove morì Napoleone I.  Da quando l'isola di Sant'Elena non si trova più sulla via delle navi che vanno dall'Inghilterra a Capetown, come quando la navigazione era prevalentemente a vela, la numerosa popolazione dell'isola si trova in condizioni economiche difficilissime.

Per aiutare le famiglie degli isolani un Comitato di signore inglesi ha fondato quindici anni fa una scuola di ricamo e merletti. Il risultato e' stato veramente soddisfacente, poiché ora l'isola di Sant'Elena provvede al mercato londinese una quantità di finissimi ricami e merletti di ogni genere.

L'Esposizione ora aperta contiene parecchi bellissimi esemplari di lavori femminili, in gran parte riproduzioni di antichi merletti italiani a reticella. Molte lavoratrici di Sant'Elena si sono specializzate nella riproduzione di merletti tipo "Torchin". Questi merletti sono specialmente ricercati dai negozianti inglesi e da quelli del Sud Africa, che assorbono l'intera produzione. La scuola fondata nell'isola e' ora frequentata da centoquaranta fanciulle, di cui molte sono al disotto di dieci anni.

Nell'isola quasi tutte le donne occupano la massima parte del loro tempo nella produzione di merletti e di ricami, mentre gli uomini si dedicano all'agricoltura ed alla pesca. (Senza firma)

 

 

“The Sunday Telegraph”, ( Luglio 1993) scrive testualmente: “Jessica March è la più famosa merlettaia dell’isola, i muri della sua casa, a Blue Hill,  sono tutti tappezzati di fotografie di Sua Maestà Britannica, alla quale lei ha inviato dei merletti. La regina Elisabetta le ha risposto personalmente due volte.”

Un sito web, riporta la notizia che nel 1907, per aiutare l’economia dell’isola, alcune associazioni di volontariato lanciarono l’idea di aprire delle scuole per imparare l’arte di filare il lino (che stava scomparendo) e di fare il merletto, con lo stesso filato. Dopo molti dibattiti e discussione il governo avviò una industria del lino e alcune esperte isolane si offrirono di insegnare a tutte le ragazzine dai 14 anni in su che avessero voluto parteciparvi. Poco più tardi alcuni investitori privati videro l’affare in queste lavorazioni.

Attualmente l’isola vive di turismo e di pesca ma si propone anche di far rinascere l’attività manuale del merletto con negozi e il sogno di formare una cooperativa. A Jamestown c’è un piccolo museo di storia dell’isola e si possono vedere alcune lavorazioni locali di un tempo tra cui il merletto. C’è da ricordare che la scuola  di merletto venne chiusa nel 1917.

 

 

 

 

 

Ethel Peters da giovane mentre lavora al tombolo e a destra il francobollo

 

 

Ethel ancora al lavoro sempre con la sua grande passione

 

Nel 1948, sull'isola di Sant'Elena, la quindicenne Ethel Peters venne scelta dalla sua insegnante per essere fotografata durante il corso di merletto. Questa immagine venne inserita in un francobollo che faceva parte di una serie pubblicata nel 1953 che mostrava alcuni aspetti della vita dell'isola, tra cui la coltivazione e l'essiccazione del lino e la produzione di merletti. Nel 1959 si trasferì in Nuova Zelanda con il marito ed il figlio. Prima di trasferirsi a Wanganui, stava ancora facendo merletti e stava insegnando il mestiere a una nuova merlettaia locale. Ethel recentemente ha dato una dimostrazione sulla realizzazione del merletto anche in un incontro del Wanganui Antique and Collectors Group. (Tratto dalla rivista “The St. Helena Independent”, Ottobre 2018)

 

Un maggiore approfondimento sulla storia del merletto a Sant’Elena si puo’ trovare a questo link http://sainthelenaisland.info/lace.htm

 

 

Ringraziamenti

 

Ringrazio Bianca Rosa Bellomo, per avermi inviato il primo prezioso articolo e per rendere tutti partecipi di una notizia sconosciuta.

 

 

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