Acconciatura con cuffia “à la Fontages

 

Acconciatura alla  Fontages e cravatta alla Steinkuerque

Marchesa di Quèlus

 

 

 

Marchesa Dangeau, 1676

 

Ritratto di Clara van Meeckeren, con cuffietta a la fontage e lunghe barbole laterali. Attribuito a Nicolaas Verkolje, 1707-1708, Museum Prinsenhof Delft, Olanda

 

Donna Ippolita Montalto, Paolo de Matteis,1690

 

Durante una festa di caccia la deliziosa favorita di Luigi XIV, Marie Angélique de Scorailles, duchessa di Fontanges, venne colpita improvvisamente da una raffica di vento o da un ramo di un albero che le scompigliò la pettinatura. Per ricomporsi in modo veloce, prese un nastro  (alcuni dicono che in realtà era una giarrettiera) e si legò i capelli. Il re trovò questa acconciatura improvvisata così affascinante che le chiese di portarla assiduamente, in poco tempo tutte le dame di corte la copiarono. Così nacque intorno al 1675 l'acconciatura con cuffia à la Fontanges, moda che durò più di dieci anni, trasformatandosi poco a poco in un edificio di striscie di tela gommata, arrotolate in forma di canne d’organo, che sostenevano un volume più o meno grande di nodi, di nastri, di piume, e di gemme. Era insomma, così satiricamente la descrive Saint-Simon*, « un bàtiment de fil d’archal, de rubans, de cheveux, et de toutes sortes d’affiquets, de deux pieds de haut qui mettaient le visage des femmes au milieu du corp ». Durante questo periodo si gareggiava per rendere l’acconciatura sempre più ricca di nastri, pizzi e gioielli e piramidi di riccioli tra i capelli. Erano come degli edifici sempre più alti, tanto da sorreggere le ciocche con fili di rame e cuscinetti di crine. L'altezza divenne tale che le donne dovettero piegarsi oltre le porte. Questo edificio in ferro e pizzo era composto da diversi elementi che portavano anche nomi deliziosi: la palisade, il monte--haut, la commode. Le lunghe strisce di pizzo, chiamatecornette”, andavano  sciolte lungo la schiena, oppure venivano riportate sul davanti nel dècolletè, come una ciocca di capelli in pizzo.

 

Ritratto di Anna de Souvré, marchesa di Louvois, Pierre Simon Dequoy castello di Versailles,1693. La marchesa sfoggia un’acconciatura à la Fontanges, un omaggio a mademoiselle Fontanges.

Dame di corte che assistono a una cerimonia

Particolare di un dipinto di Nicolas Arnout “Il sarto francese”, 1697

Dama mentre riposa

Ma fu sotto il regno di Luigi XVI che la Fontange, risorta sotto altri nomi, prese ad un tratto proporzioni e mode stravaganti ed inverosimili, specialmente per rinfluenza della elegantissima regina Maria Antonietta. Essa diede il nome ad una delle più alte e complicate coiffures, “Le lever de la Reine”.

 

 

 

 

 

 

Sitologia

https://archive.org/details/emporium11isti/page/214/mode/2up?q=merletti+merletto+trine

 

 

* Louis de Rouvroy de Saint-Simon, 1675-1755. Scrittore francese, celebre per le Memorie, dove racconta della vita di corte della sua epoca, visse per molti anni in un appartamento nel castello di Versailles.

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