Acconciatura con cuffia “à la Fontages”
Durante una festa di
caccia la deliziosa favorita di Luigi XIV, Marie Angélique de Scorailles, duchessa di Fontanges,
venne colpita
improvvisamente da una raffica di vento o da un ramo di un albero
che le scompigliò la pettinatura. Per ricomporsi in modo veloce, prese un nastro (alcuni dicono che in realtà era una giarrettiera) e si legò i capelli.
Il re trovò questa acconciatura improvvisata così affascinante che le chiese di portarla assiduamente,
in poco tempo tutte le
dame di corte la copiarono. Così nacque intorno al 1679 l'acconciatura con cuffia à la Fontanges, moda che durò più
di dieci anni. Durante questo periodo si gareggiava
per rendere l’acconciatura
sempre più ricca di nastri,
pizzi e gioielli e piramidi di riccioli
tra i capelli.
Erano come degli edifici sempre più alti, tanto
da sorreggere le ciocche con fili di rame e cuscinetti
di crine. L'altezza divenne tale che le donne dovettero piegarsi oltre le porte. Questo edificio in ferro e pizzo era composto da diversi
elementi che portavano anche nomi deliziosi: la palisade, il monte-là-haut,
la commode. Le lunghe strisce
di pizzo, chiamate “cornette”, andavano sciolte lungo la schiena, oppure venivano riportate sul davanti nel
dècolletè, come una ciocca di capelli
in pizzo. Ritratto di Anna de Souvré, marchesa di Louvois, Pierre Simon Dequoy castello di Versailles,1693. La marchesa
sfoggia una pettinatura à la Fontanges, un omaggio a mademoiselle Fontanges. Dame di corte che assistono
a una cerimonia Particolare di un dipinto di Nicolas Arnout “Il sarto francese”, 1697 |