Cravatta alla Steinkerque per le dame

 

 

La cravatta alla Steinkerque portata dalle signore era una sciarpa di merletto molto piccolo, veniva incrociata attorno al collo e le estremità venivano passate attraverso un’asola o prese in un punto da una lunga e stretta spilla; qualche volta un fazzolettino di lino o di merletto veniva arrotolato sul davanti. Questo gradevole accessorio nell’abbigliamento femminile era di merletto o di cambrì ornato di merletto.

Isabella duchessa di Grafton nel 1708, acquistò una Steinkerque verde per una ghinea ( una moneta d’oro).

 

 

Abiti da caccia

 

 

 

Maria Anna del Palatinato-Neuburg,

regina consorte di Spagna, Robert Gabriel Gence, 1690

steinkerque donna.jpg

steinkerque femminile.jpg

 

Anna Maria Luisa De’ Medici, 1695 Jan Frans van Douven, Galleria Palatina

 

 

Maria Adelaide di Savoia, Pierre Gobert, 1704

Castello di Versailles

 

  

 

 

   

 

 

 

 

Cravatta in organdi e merletto in point de gaze proposta da “Journal des demoiselles et Petit courrier des dames réunis: 1875”

Cravatta vittoriana in seta nera e merletto, disegno proposto dalla rivista “Godey's Lady's book”, 1840

 

Cravatta in filato di cotone, provenienza francese, 1882 ca., dono di of Rhona M. Brill, 1984. MET New York, Stati Uniti

 

Jabot in mussolina svizzera e rouche di merletto  

 

Jabot in meletto a fuselli, provenienza America-1841. Donata da Miss Valerie J. Dreyfus nel 1941, MET New York, Stati Uniti

Per le signore dalle bianche manine laboriose, che trovano infinitamente dolci le ore passate in compagnia amica, fra conversazioni care, con un tenue lavoruccio da compiere, ecco il modello di parecchi nodi di pizzo concollettino unito.

Sono così comodi, per completare l'abbigliamento femminile, questi nodi freschi, vaporosi, che danno luce al viso e rallegrano un abito scuro! Vedete? Con pochi metri di valencienne, un podi mousseline, qualche spighetta e . . molta precisione, molta pazienza, si moltiplicano gli a jours, si creano le lievi reticelle all'ago, si dispongono con grazia i volants minuscoli della trina, i jabots di essa (come nel primo nodo) i plissés di mussola (come nel secondo), ì bottoncini che chiudono le pieghe come nel terzo davantino, facilissimo da eseguire.Talvolta in questi nodi, fra la trina del collo e quella delle gale davanti, passa una ruche di satin liberty créme. La stessa seta orla, a destra e a sinistra della trina, la parte inferiore del colletto. (tratto daNatura e arte” 1891)

 

 

In questi due nodi l'accoppiamento della trina colla seta è anche maggiore di quanto accenavo in uno dei passati fascicoli. a proposito di cravatte. Nel primo, bianco e nero, il pizzo a roselline è posto come un entre-deux nel colletto limitato dal nastro in moerro; poi, nel davanti le roselline si alternano alle gale del nastro e gli à-jours uniscono, ai lati, due striscie del nastro stesso. Nel fondo, sul volant di pizzo scendente nel mezzo, due fiocchi di nastro, orlati da una puntina di pizzo rivolta all’interno, cadono con grazia, fermati in alto da due grandi rose.

Il secondo fiocco, di seta morbida chiara, rosa, crème o azzurrina, porta ricami in seta bianca e finisce con due punte in trina frivolite. (tratto daNatura e arte” 1891)

 

 

 

 

Torna cravatta

Home page