Punto inglese

 

 

Il punto inglese ha la caratteristica di ricoprire grandi superfici di tessuto con piccoli motivi sparsi o raggruppati da creare volute delicate con effetto di trasparenza ed eleganza. Sono caratteristici i cerchietti, losanghe, disegni geometrici che assemblati creano disegni di fantasia. Tutti i contorni dei disegni vengono passati con una filza e poi ricamati a punto cordoncino, tutto il tessuto che si trova all’interno del disegno viene tagliato durante la lavorazione e trattenuto nel punto cordoncino. I cerchietti vengono realizzati creando un foro sul tessuto con un punteruolo e poi attorno si passa con un punto cordoncino.

 

 

Punto inglese e punto dischetti

 

Punto dischetti

Il disegno è semplice, ma l’effetto è molto fine. Si tratta di tanti cerchi accostati tra di loro che formano volute e giochi sinuosi. Il contorno del cerchio e le barrette che vengono create al centro come un ragnetto, vengono fatti a punto cordoncino: è un punto che richiede abilità nella tensione del filo. Alla fine si taglia tutto il tessuto che si trova al centro del cerchio e si lascia trasparire la sua lavorazione all’interno.

 

 

Schema di punto dischetti tratto dall’album di disegni per ricamo “Embroidery design collection”, 1810*

 

 

 

Schemi di punto dischetti tratto da un album di disegni per ricamo datato 1819 e conservato nel V&A Museum di Londra

 

 

Tratto dalla rivista “Journal des mademoiselles”, 1851

 

 

Disegni proposti dalla rivista “Englishwoman’s Domestic Magazine”, 1853

 

 

Figurino tratto dalla rivista di moda “Il corriere delle dame”, aprile 1854

Il collettino disegnato è similare al ritratto sottostante

 

Ritratto di Elisa Fabbroni, Silvestro Lega-1856

Collezione privata

 

“Voti infranti”, Philip Hermogenes Calderon, 1856-Tate Britain, Londra

Particolare del dipinto dove possiamo notare il colletto e i polsini a punto inglese

 

Particolare di un altro quadro datato 1857

 

Disegni proposti dalla rivista “Peterson’s Magazine”, 1875

 

 

Abitino battesimale ricamato a punto inglese, 1873, Coromandel. Museum of New Zealand, Wellington. Donato da Mrs R. Gill, 1962.

 

Il punto inglese sembra essere una tecnica relativamente recente, metà dell’800, prima di questa data non si sono trovati dipinti o scritture che ne diano testimonianza. Dalla metà del 1800  compaiono le prime riviste di moda che ampiamente la propongono.

 

Rose Ernestine, femminista americana, con camicetta e collettino ricamati a punto inglese

 

Figurino datato primi ‘900

 

 

Questi figurini di abiti per bambina, completati da cappellino vengono proposti in tessuto nanzuk o batista e ricamati a punto inglese, “El Correo de la Moda”, 1892

 

            Abito per bambina

 

           

 

Figurino datato primi ‘900

 

 

Abito ricamato a punto inglese proposto dalla rivista “Natura e arte” del 1895.

Quanto lavoro in questo costume per le agili dita di un’esperta ricamatrice! La stoffa, una tela bianca dai riflessi perlacei, scompare quasi sotto gli innumerevoli trafori. Originalissimo è il busto di quest’abito princesse, formante quasi una corazza ri-camata che abbraccia la vita e sale al collo. La manica termina in pizzi lievissimi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ombrellino proposto dalla rivista “Natura e arte”, 1895.

 

 

Abitino per bambina, primi ‘900

 

Modello di abito con bolero rifinito a punto inglese, 1911, tratto dalla rivista  Tissus et nouveauts”.

 

 

 

 

Modello di camicetta proposto per la primavera-estate del 1912 dalla rivista canadese “Tissus et nouveauts”.

 

 

 

 

Cappello realizzato con il punto inglese°

 

Modalità ed esecuzione del cappello

 

 

 

Oscar de la Renta, stilista attento alla raffinata spettacolarità dei suoi capi, ha presentato nella collezione primavera 2009 un abito interamente traforato con motivi a punto inglese, non è l’unico modello arricchito da questi motivi.

 

 

 

 

°http://www.agelesspatterns.com/girls_6.htm

*Embroidery design collection, Eliza Read, 1810 circa

 

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