Fusciacca
e Bandoliera
Nel
1600 si usava portare un’elegante fusciacca in seta colorata rifinita nei
bordi con un alto merletto. Per renderla più ricercata veniva completamente
ricamata e sul lato più lungo c’era una pregevole dentellatura. La fusciacca
si appoggiava elegantemente sulla spalla e poi si annodava solitamente dalla
parte della spada, raramente veniva annodata con un fiocco sulla spalla.
Questa è una fusciacca di seta viola ricamata con fili
di seta colorati e fili d’oro e d’argento. Carlo I d’Inghilterra la indossò
durante la battaglia di Edgehill (1642) e
successivamente la donò ad Adam Hill di Spaldwick, per aver radunato la sua truppa e avergli
salvato la vita,
Victoria and Albert Museum, Londra. Il merletto che orna il bordo è
realizzato a fuselli con filo d’argento .° Gustavo II di Svezia, 1624 Jacob Hoefnagel, Palazzo
Reale- Stoccolma Particolare della fusciacca con rifiniture e tramezzi
in merletto con filo dorato Ritratto
di Willem Jansz Cock,
portabandiera della compagnia arancione della guardia civica dell' Aia,1617, Everard Crijnsz van der Maes,
Haags Historisch Museum, L'Aia In
quel periodo storico le uniformi
militari non esistevano, Willem indossa indumenti civili insieme a un
nastro che indica a quale unità appartiene, una vistosa fusciacca di seta
ricade sul retro con lunghe frange merlettate. Ai piedi indossa un grazioso
paio di scarpette con tacco largo e punta
arrotondata, aperte ai lati e chiuse da un cinturino con una rosetta
increspata sul collo del piede. In questo periodo storico la rigida e scomoda
gorgiera viene sostituita da un grande collo
piatto, inamidato e merlettato, rialzato sul retro e inclinato verso il
mento, con apertura sul davanti. Ufficiali della bandiera bianca della milizia dell’Aia,
1633. Jan van Ravesteyn, Haags Historisch Museum, L’Aia Particolari delle fusciacche “Banchetto
di addio degli ufficiali della guardia civica di San Giorgio ad Haarlem”, Frans Hals, 1627, Frans Hals Museum-Harlem.
In questo quadro l’artista ha dipinto le fusciacche con i colori della
bandiera di Haarlem. Si puo’ dedurre che oltre al
grado militare di appartenenza, la fusciacca simboleggiasse anche
l’appartenenza ad una milizia. C’è da ricordare che Frans
Hals nacque ad Antwerp,
un paese dove il merletto veniva prodotto in gran quantità. La magra compagnia o La compagnia del capitano Reinier Reael e del tenente Cornelis Michielsz Blaeuw, Frans Hals, 1633-1637, Rijksmuseum, Amsterdam.
Il
personaggio di sinistra è vestito in modo impeccabile, il risvolto degli
stivali ha un bordo di merletto abbinato al prezioso risvolto del collo. I
personaggi centrali indossano la fusciacca dello stesso colore della bandiera
con un alto bordo dorato nella parte terminale e così anche i due personaggi
con fusciacca azzurra. Gli ufficiali della compagnia della milizia di
Sant'Adriano nel 1633, Frans Hals,
Haarlem
Anche in questo quadro Frans Hals ha evidenziato la bandiera e l’eleganza dei
personaggi.
Luigi XIII, re di Francia Luigi XIII re di Francia, 1665, Museo Nazionale del Prado, Philippe
de Champaigne Johann Moritz
di Nassau, 1637,
Michiel Janszoon
van Mierevelt
Siegerlandmuseum (Germania)
Frederick
Henry Principe di Orange, 1610 - Delft Municipal Museums
Michiel Janszoon van MiereveltFrederick Henry
Principe di Orange Frederick Henry
Principe di Orange Cristiano IV di
Danimarca ritratto da Pieter Isaacsz
con una fusciacca di seta ricamata e bordata da un alto merletto dentellato. Luigi II di Borbone–principe Condè, Ritratto di gonfaloniere, 1662 - Artemisia Gentileschi, Palazzo d'Accursio,
Bologna Particolare del quadro “La vocazione di San Matteo”,
1661, Juan de Pareja, Museo del Prado, Madrid Luigi XIII, Philippe de Champaigne Peter Ernest conte di Mansfeld
Anthony van Dyck, 1654 François de L'Hôpital, Maresciallo di Francia
Ufficiale
mercenario della Repubblica di Firenze, 1510. In questo periodo la fusciacca
era uno dei simboli per indicare il rango e la funzione del soldato
all'interno dell'esercito. Pur avendo dei fiocchi decorativi nelle parti
terminali, rimaneva una striscia di tessuto confezionato in modo semplice,
priva di ulteriori ornamenti. Bibliografia ° “A book of old embroidery”, Perkins, George
C., 1921 ^ Les Arts 1911, Villa Reale,
Poggio a Cajano |