“ Pitsi
in Finlandia “
Tombolo
e fuselli finlandesi
Rauma è
uno dei più antichi porti della Finlandia, situata nel golfo di Bothnia, venne costruita attorno ad un convento francescano
fondato nel lontano 1442. La parte vecchia della città (Naulamäki) costruita tutta in legno è stata
dichiarata dall’UNESCO, patrimonio dell’Umanità. Qui sopravvivono tradizioni centenarie come la lavorazione del pizzo grazie
ad una comunità dinamica che vi abita e vi lavora. Per ammirare questi
capolavori d’artigianato vale la pena una visita durante “la settimana del
merletto di Rauma” che si svolge tutti gli anni nel
mese di luglio.
Naulamäki,
parte vecchia di Rauma
La storia
La
storia del merletto finlandese si basa sugli studi compiuti da Aino Linnove che vennero
raccolti e pubblicati alla fine del 1940.
Le
sue ricerche l’hanno portata a sostenere che a partire dal tardo XVIII
secolo a Rauma e a Orimattila
il merletto a fuselli era già ben conosciuto. Le prime notizie risalgono al 1740 e già
15 anni dopo abbiamo una situazione a livello industriale, circa 300
persone tra adulti vecchi e bambini si guadagnavano da vivere lavorando a
tombolo. Il filato usato era il lino olandese. Ad Arrese in Karelia
si sono ornati i costumi tradizionali con merletti con una lavorazione più
semplice e filato più grezzo.
Duante il Rinascimento la moda dell'alta
società nel Sud e nel centro dell'Europa esigeva merletti ampi e di grande
effetto, il locale stile di Rauma invece era più
modesto. Le guarnizioni di merletto venivano attaccate ai polsini e ai
colletti delle camicie di lino che venivano indossate sotto abiti pesanti
in tessuto di lana.
Le merlettaie
finlandesi diedero grande impulso a questa lavorazione fino alla metà del
XIX secolo, poi si ebbe un calo con l’avvento del merletto meccanico, per
poi decollare nei primi del '900 quando le cuffie di pizzo erano ancora di
moda. Erano delle cuffie di seta con merletti realizzati a fuselli, tutte le
donne dei paesi e delle città volevano possedere una cuffia di grande
effetto perché non era solo un capo di abbigliamento, ma era un simbolo che
confermava l'appartenenza ad uno stato sociale.
Verso il XIX
secolo le cuffie assunsero una nuova foggia e si ridimensionarono le
lunghezze dei merletti. Questo importante capo di abbigliamento venne
indossate nelle chiese di Rauma fino al XX
secolo.
Nella chiesa di Holy Cross a Rauma tra le
offerte votive si possono vedere preziosi merletti a testimoniare la lavorazione
passata e presente, una rassegna
delle varianti e cambiamenti nella moda del merletto finlandese.
Storia del merletto di Aino Linnove
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Ulrika
Ramstedt (1817 – 1891)
A Rauma le merlettaie iniziavano ad imparare l'arte del
merletto fin dalla tenera età, provenivano da famiglie povere e quindi
molte di esse lavoravano per dare un contributo alle misere entrate.
Il quartiere Kiviniemi, era un'area dove vivevano
molte merlettaie e qui è vissuta Karoliina Wahlberg (1851-1912). Non si è mai sposata ed ha
dedicato la sua vita con grande passione al merletto a fuselli e la
bellezza dei suoi manufatti ha richiamato a Rauma
molte persone. Karoliina Wahlberg
era tra le più abili merlettaie di Rauma nella
seconda metà del XIX secolo. Quando in città all'epoca, generalmente si
eseguivano solo merletti semplici, con disegni ripetitivi e a fili
continui, Karoliina disegnava lei stessa le sue
opere d’arte, sperimentando anche la
lavorazione a fili spezzati, disegnando foglie con angoli e punte. Nel
1901, l'architetto Armas Lindgren
e lo studente di architettura Carl Frankenhauser
conobbero la storia del merletto di Rauma e
furono colpiti dalla bellezza dei
prodotti di alta qualità di Karoliina, tanto che
la madre di Frankenhauser, Thella
Frankenhauser (1853-1931) e il figlio divennero
grandi sostenitori del merletto. Wahlberg accettò
di mostrare le proprie capacità e svelare i suoi segreti solo un paio di
anni prima della sua morte, forse temendo la concorrenza delle merlettaie
più giovani. Tuttavia, il recupero del merletto la aiutò a dedicarvisi esclusivamente. Un gran numero dei suoi
merletti sono in mostra nel Museo di Rauma.
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Le cuffie
Haukipudas
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Copricapi
di Rauma chiamati “Tykkimyssy”
o "Frimodiglai" caratteristici anche nel sud della Karelia
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Merletto
da appuntare ai capelli e sistemare sotto la cuffia
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Dipinto
di Albert Edelfelt, 1880
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Copricapo
finlandese del XVIII secolo con bordura in merletto a fuselli
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Dipinto
di Sigfrid August Keinänen
nel 1873
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Tipica cuffietta di Valkeala
con una grande balza di merletto a fuselli
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Tipica
cuffia di Kangasniemi
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Tipica cuffia di Anjala
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Scuola del
merletto di Rauma
Tipico
merletto di Rauma a fili continui eseguiti dalle
merlettaie dell’associazione “"Lace-Makers' Association"
Nel 1948 venne fondata nei locali della
scuola "Rauma Adult Education Institute", una asssociazione di merlettaie che organizzò per decenni
molti corsi e ancora oggi essi continuano ad essere operativi. L'Associazione
attualmente si chiama "Lace-Makers' Association" ed ha un negozio dove si possono
acquistare i manufatti realizzati dalle merlettaie. Attualmente si
esegue il merletto a fuselli anche a Longford.
Il Museo del
merletto
“Kirsti House”
Questa casa attualmente
è un Museo, qui è nata una merlettaia tutt'oggi vivente e qui hanno lavorato
molte merlettaie e vi si sono costruiti tomboli e fuselli. C'è invece un vero
Museo dove si trova una ricca collezione permanente di merletti di disegni e
di fotografie. Ogni estate dal 1920, il Museo organizza dimostrazioni sulla
lavorazione del merletto, che richiamano molti visitatori da tutte le parti
della Finlandia.
Il monumento
Rauma ha
molto amato le sue merlettaie ed in loro onore nel luglio del 1976 venne eretta
una statua realizzata dall'artista Kauko Räike
(1923-2005). Il monumento si trova nella Piazza Helsingitori
Monumento
alla merlettaia e la locandina della festa del merletto 2004, in primo piano il
busto del monumento.
Tarmo Thorström, un giovane artista finlandese
Nell’estate del
2010 questo poster ha tappezzato la città di Rauma
per segnalare una settimana dedicata al merletto con workshop gratuiti e
conferenze. Durante la settimana l’artista giapponese Mizuho Matsunaga ha esibito due sue istallazione di carta. Il tema ricorrente,
che l’ha ispirata in questo periodo della sua vita artistica è stato il
Paradiso e Rauma che assomiglia ad un paradiso, ha mescolato idealmente
”mare, dolce, neve, merletto”. L’abito di carta è un insieme di sottotorte e
il paesaggio è stato fatto con i bordi smerlettati di carta.
Mizuho
Matsunaga, mentre sistema la veste di un angelo, tutto in merletto di carta e
l’istallazione con motivi barocchi che
ricostruiscono un paesaggio fantasioso, tutto di carta#.
Curiosità
Il 15 novembre 2010 la Finlandia ha emesso
una moneta bimetallica da 5 Euro dedicata alla provincia di Satakunta. La moneta disegnata dalla scultrice Nora Tapper è dedicata all’arte del tombolo, ne sono stati
emessi 30.000 pezzi fondo specchio per collezione e 90.000 per la normale
circolazione. Nora Tapper ha vinto il concorso,
indetto dal Ministero delle Finanze finlandese, per l’originalità del
soggetto proposto.
Dipinti
Marja-Leena Koski ha dedicato al merletto una sua opera da titolo “Pitsi”
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Albert Edelfelt, pittore finlandese fece diversi ritratti alla
corte dei Romanov in Russia. Nato in Finlandia, studiò ad Antwerp (Olanda), Parigi, in Italia e Spagna,
paesi dove il merletto era ancora
diffuso. Visto che il suo pennello non ha dato solo pennellate sommarie ma
ha evidenziato con cura la trasparenza dei merletti, si desume che fosse un
artista sensibile e paziente nel riprodurli.
Alexandrovich Romanov,
Xenia Alexandrovna
Romanov, 1882
Vladimir
Alexandrovich Romanov , 1881Michael
Berta,
sorella di Albert Edelfelt
“Mantiglia
bianca”
“
Andando al Battesimo”, 1880, collezione privata
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Ringrazio vivamente per la realizzazione di
questa pagina Kalle
Saarinen di Rauma, Marja-Leena Koski, Mizuho Matsunaga ed i siti:
(www.oldrauma.fi/english/lace-makers.html)
http://www.mizuhom.com/
http://www.raumantaidemuseo.fi
# http://yle.fi/alueet/satakunta/2010/07/enkeliparaati_hurmaa_pitsiviikolla_1859652.html
Alcune immagini delle cuffie sono tratte da
“Folk costume, a survey of
the Finnish National Museum
folk costume collection” di Lehtinen
Ildikó, 1984
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