Maldive

 

Il merletto a fuselli nelle Maldive è stato introdotto nel XVII secolo dagli olandesi e da allora ad oggi non si sa quanto si sia conservato e tramandato. Abbiamo però una foto scattata in anni recenti che ne dimostra ancora la sua lavorazione, questa anziana signora sta eseguendo un merletto elaborato con molti fuselli e appoggiati al cuscino assomigliante a quello olandese, inglese e francese.

Attualmente è molto diffusa la lavorazione di varie passamanerie realizzate su di un cuscino completamente diverso, ha una forma tondeggiante come una palla e si appoggia in un contenitore a forma di vaso. Queste passamanerie vengono poi sistemate in base al colore e alla forma su vari oggetti di bigiotteria, cinture, ma principalmente come decorazioni nello scollo del costume tradizionale maldiviano. Questa tecnica assomiglia a quella giapponese del kumihimo la quale produce una passamaneria tondeggiante invece la maldiviana è piatta. I fuselli maldiviani sono uguali a quelli italiani specialmente quelli veneti e anche il tombolo è molto similare.

Una pubblicazione del 1921^ ci racconta che nell’arcipelago delle Maldive c’erano 1586 merlettaie e un’altra pubblicazione del 1971*, testimonia che i merletti in quel periodo erano fra le principali occupazioni, per le donne fare i merletti a fuselli era importante, era diventato un buon prodotto d’esportazione e faceva parte della forza lavoro dell’isola.

 

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Merlettaia maldiviana

 

Nel 1977 le Maldive hanno emesso un francobollo per onorare il lavoro della merlettaia

 

 

 

 

Fuselli di Pellestrina, Venezia

 

       

Tomboli e fuselli colorati delle Maldive

                                                                                                                                                                                                                                                                                   

 

 

 

Il costume maldiviano

 

Kasabu boavalhu è l'elaborata scollatura dell'abito tradizionale maldiviano, il dhivehi libaas. La tecnica di ricamo utilizzata per realizzare questa scollatura si chiama kasabu viyun. Kasabu boavalhu è realizzato con cotone importato, seta e fili metallici. Vengono utilizzati colori vivaci come verdi, rossi e blu insieme a argento e oro.

Per realizzarlo viene utilizzato un set speciale di attrezzature. Gathaa fai è la struttura di base, è realizzato in legno a forma di vaso. In cima alla base cava c'è il gathaafaige boa, un cuscino rotondo fatto di stoffa che serve per appuntare i fili. I foalibai sono i fuselli di legno pesante ed è possibile utilizzarne fino a 34 contemporaneamente. Usando questo set di attrezzature, si tessono delle fettuccie come fossero dei nastri, ce ne sono di tre tipi: hiru, bagiyaa e rodhigandu. Rodhigandu è il più elaborato dei tre. Una volta preparati vengono cuciti a mano sullo scollo. La scollatura deve essere larga almeno quattro pollici e i nastri devono essere posizionati in un ordine specifico. All'interno del paese, ci sono variazioni regionali nel modo in cui viene confezionato il kasabu boavalhgu. Ad esempio, le donne dell'atollo di Huvadhoo usano fili più colorati mentre le donne dell'atollo di Addu usano i classici fili d'argento e d'oro. L'abilità di intrecciare i fuselli viene trasmessa di generazione in generazione. Nel nord, si dice che Kulhudhuffushi e Utheemu mantengano in vita l'imbarcazione mentre nel sud, si dice che Gaafu Dhaalu Thinadhoo, l'atollo di Addu e Gaafu Alifu Villingili producano ancora queste scollature.

Sebbene ora il dhivehi libaas sia per lo più indossato per eventi cerimoniali, i visitatori possono ancora vedere donne anziane che indossano il dhivehi libas su alcune isole locali. Recentemente, i giovani stilisti stanno incorporando la tecnica kasabu viyun per proporre le  proprie scollature moderne sugli abiti, contribuendo a mantenere vivo il mestiere.

 

      

Sprone (Kasabu boavalhu) dell’abito tradizionale maldiviano”, realizzato unendo le varie tipologie di fettuccie colorate

 

Giovani che apprendono l’arte dell’intrecciare i fuselli

 

 

 

^ “Journal of the Ceylon Branch of the Royal Asiatic Society 1925” 

 

*”Area handbook for the Indian Ocean territories”, Stoddard, Theodore L, 1971

 

Le notizie sul costume maldiviano sono tratte dal sito https://encyclocraftsapr.com

 

 

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