Zendà, zendale,
zendado, cendale, sendale, scialle
Lo zendale era una
mantellina cortissima o un fazzoletto molto grande e si usava portarlo sopra la
testa con i capi annodati dietro la schiena. Poteva essere di colore bianco o nero
ed era spesso ornato da merletti leggiadri o da garze trasparenti che copriva e
scopriva con piacevole civetteria i volti femminili. Le ragazze da marito lo
portavano di colore bianco e veniva chiamato “nizioleto”
o “fazzuol”. Era anche un travestimento per il
carnevale tipico delle donne veneziane di basso rango ma non per questo non
esercitava il suo fascino. Nel carnevale veneziano tutto era permesso e
moltissime nobildonne avevano la consuetudine di usare questo travestimento per
confondersi tra le genti. Le cronache antiche ci riportano un avvenimento
accaduto nel gennaio del 1782 quando Sofia Dorotea di Württemberg, futura
zarina Marija Fëdorovna di
Russia, in viaggio nella laguna veneta con il marito Paolo I, si travestì con
il zendà e si confuse con la folla in Piazza S.Marco abbandonandosi alle gioie del Carnevale. Nel 1761
fu concessa a Giovanni Zivaglio di origine armena,
fuggito dal suo Paese per motivi religiosi e rifugiatosi a Venezia, la licenza
di “fabbricare fazzoletti” come si usano nelle Indie e portati anche dalle
donne dello Scià di Persia”.
“Le Zendale”,
la donna che ritorna dalla messa incisione
di Giovanni David, 1775
The Elisha
Whittelsey Collection, The Elisha Whittelsey Fund, 1979
©
Metropolitan Museum, New York
“La Maschera
al Caffè”, incisione di Giovanni David, 1775
The Elisha
Whittelsey Collection, The Elisha Whittelsey Fund, 1979
©
Metropolitan Museum, New York
La
maggior parte delle incisioni di Giovanni David, pubblicate dal suo mecenate
genovese a Venezia, sono intrise della raffinatezza e della teatralità che
caratterizzarono la cultura veneziana del XVIII secolo. Questa stampa è il
frontespizio di una serie di dodici stampe, i "Divers Portraits".
Tutti i personaggi sono caratteristici di Venezia e dei suoi dintorni.
All’interno delle incisioni ci sono poesie francesi sui costumi e sulla morale
tratte dalle opere del satirico francese Nicolas Boileau-Despréaux. Qui vediamo
il rinfresco di un personaggio mascherato in una delle caffetterie introdotte
per la prima volta nel diciottesimo secolo. La serie è dedicata a Domenico
Corvi, insegnante di David a Roma.
Zendale nella letteratura
*zendado, zendale, zendalina -
intesa come tela sottilissima pari alla seta.
° zendale, zendalina-
come scialle indossato dalle donne veneziane.
Boccaccio,
“Ninfale fiesolano”, 1345* “Inventario dei beni di
Marco Polo”, redatto nel 1366,*
Carisi Pellegrino Felice · Scuola
d'aritmetica pratica - Volumi 1-2 - Pagina 28, 1760
Giraldi Giambattista “Hecatommithi: overo cento novelle”, 1580 *
Goethe Johann Wolfgang, “Diari e
lettere dall'Italia”, 1786-1788°
Goldoni
Carlo “Le donne curiose”, 1753°
Goldoni
Carlo, “La serva amorosa”, 1752°
Goldoni
Carlo, “Le baruffe chiozzotte”, 1762°
Gozzi
Carlo “La malia della voce”, , 1802°
Pisani, “ Melodramma”, 1859°
“Vita di
S. Simpliciano”, 1650 *
“Vocabolario
degli accademici della Crusca”, 1738, 1748, 1804 *
“Nuovo Dizionario Scientifico e
Curioso Sacro-Profano, 1751 *
“Anna Perenna”Beltramelli,
1904° (Por-tava uno zendado bianco, gettato su le spalle
e Incrociato sul seno; le scendeva lungo la persona e, per il breve risalto che
dava alla curva ardita delle
anche, aggiungeva grazia al suo bel
portamento…………)
“Il cantico”Beltramelli
1906° (Ci passò innanzi e ci salutò
con un chiaro sorriso. Giunta presso il
focolare slacciò il lungo zendado
turchino che portava piegato su la fronte e su le guance in bande jeratiche e sciolto lungo la persona magnificamente l'appese al muro………)
Bibliografia
Pingaro Claudia, Paolo Petrovič Romanov e Sofia
Dorotea di Württemberg, viaggiatori inconsueti in laguna, 2017
Puccinelli Placido, Zodiaco della Chiesa milanese
- Volumi 574-579, 1650