Lazio

Nel passato per il Vaticano le merlettaie hanno prodotto merletti bellissimi e di grandi dimensioni. Per la maggior parte erano doni da parte di teste coronate ed erano belli al di là di ogni immaginazione. I merletti nella sfera clericale, erano costantemente sul mercato, venduti alla morte di qualche cardinale da parte degli eredi, venivano poi acquistati da nuovi prelati al raggiungimento di un’alta carica religiosa. Avendo  bisogno di un bel assortimento se ne rifornivano in grandi quantità.

Nel 1771, una signora descrivendo la cerimonia del lavaggio dei piedi dal Papa durante la settimana Santa scrisse: “.. uno dei suoi cardinali prese un grembiule bordato di merletto di Mechlin e lo annodò attorno con un nastro bianco alla cintola di Sua Santità. Con questo grembiule che fungeva da protezione si svolse la cerimonia”.

Nel 1865 Alessandro Atti riportò nel suo libro “Della munificenza di sua santità Papa Pio IX, felicemente regnante”, la notizia che presso il carcere femminile di Termini sotto la sorveglianza delle suore della Provvidenza, si eseguivano i merletti, i quali furono portati all’esposizione internazionale di Londra nel 1862.

Papa Clemente IX (Giulio Rospigliosi 1600-1669), abitualmente faceva doni realizzati in merletto italiano, in quel periodo ancora molto apprezzati in Francia.*

Ancora oggi in alcune zone del Lazio si mantiene viva l'arte del merletto a tombolo:

Anagni, Frosinone

Nel 1907 l’allora ministro dell’istruzione Rava, presentò un disegno di legge dove si chiedevano al governo le sovvenzioni per il nuovo convitto nazionale regina Margherita di Agnani. In questo istituto tra le varie materie classiche erano state annessi anche i corsi di merletto e ricamo.°

Nel 1955 la Scuola d’arte di secondo grado aveva tra le materie anche il merletto con una maestra d’arte per la tecnica e per il disegno: “un insegnante di disegno dal vero, con la direzione dei laboratori della sezione dell'arte del merletto e ricamo”. Da questo si desume che questa scuola puntava molto sul disegno per rinnovare la foggia dei manufatti e proporre sempre idee fresche e innovative.

Nel 1959 la sezione era ancora attiva perché La Gazzetta Ufficiale del 24 giugno 1959 pubblicava un bando di concorso per 101 insegnanti di arte applicata nelle scuole d’arte statali e per Anagni si cercava una insegnante di merletto e ricamo.

Aprilia, (Latina)

L'associazione ”Ago Filo e Fuselli” con sede in Aprilia è nata con lo scopo di riportare agli antichi fasti tutte le attività mauali delle nostre nonne.

Si trova presso i locali dell’Associazione Turistica Pro Loco Aprilia siti in Via Marconi, 90. In sede, si organizzano corsi personalizzati di tombolo, chiacchierino, macramè, modano, ferri e uncinetto. Luigia Tosin è la Maestra di tombolo. L'associazione è molto attiva ad Aprilia, partecipa ad eventi locali ed organizza annualmente una mostra dedicata alla storia del merletto e del costume e si è aggiudicata il Fusello d’argento con il secondo posto al concorso “Intrecci 2022 – Inno al merletto: una stele tridimensionale” andato in scena lo scorso 5 giugno a Sansepolcro promosso dall’Associazione “Il merletto nella città di Piero”.

Carpineto Romano (Roma)

A Carpineto Romano, la prima domenica di settembre si svolge il Pallio della Carriera, è una rievocazione storica dei  fasti di donna Olimpia Aldobrandini (Inizi 1600). I costumi che indossano i figuranti hanno un inestimabile valore, sono realizzati riprendendo fedelmente la foggia dei dipinti dell’epoca: tessuti merletti e rifiniture. In alcuni costumi sono stati applicati dei merletti antichi.

Casalotti (Roma)

A Casalotti, un quartiere periferico di Roma, si è svolta con appuntamento periodico, la mostra mercato “Una stanza tutta  per sé”, era presente anche il merletto a tombolo con la signora Elena.

     

Signora Elena con il suo tombolo, dicembre 1999 ^

Cassino (Frosinone)

Liana Lanni ha studiato a fondo con  scrupolose ricerche la lavorazione degli antichi merletti del Lazio Meridionale e con la passione nel trasmettere questa preziosa arte ha fondato il gruppo ”L'Arte dei Fuselli”.

Castel di Tora (Rieti)

Lungo le tortuose viuzze di Castel di Tora (borgo di 320 abitanti), si possono incontrare le merlettaie che, sedute davanti al portone di casa"ciaulanu", lavorano il merletto. Tutti gli anni in autunno, durante la “sagra degli Strigliozzi”,  c’è una mostra dedicata al merletto.

Cervaro (Frosinone)  

A Foresta, frazione di Cervaro, opera un’associazione ,"Merlettando", che con una grande caparbietà e ricerca, studia le varie tecniche del merletto, trasmettendo le proprie esperienze a chi desidera condividerle.

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Incontro di merlettaie e opere del gruppo “Merlettando”, 8 giugno 2003

Liana Lanni, fondatrice di questo gruppo, nell'anno 2003 invitò tutte le merlettaie che ne volessero far parte, ad un piacevole meeting all'aperto, per scambiare esperienze ed opinioni sul mondo del merletto. Il gruppo"Merlettando" si sta adoperando per far diventare questa giornata, un appuntamento annuale e per cercare di coinvolgere un più vasto numero di appassionate provenienti dalle diverse città italiane e straniere.

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Ventaglio e fuselli, realizzati da Maria con le sue mani

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Il 10-11 settembre 2005 si è svolta una mostra accompagnata da un concorso: “Una Croce in Terra Sancti Benedicti”. La mostra si è svolta presso il Palazzo del Comune di Cervaro.

Lanuvio (Roma)

Un tempo le donne di Lanuvio si dedicavano all'arte della tessitura e del merletto. Nella scuola pubblica che era retta dalle Suore "Maestre Pie", oltre agli insegnamenti cristiani imparavano le arti manuali, in questo modo potevano più facilmente trovare marito. A Lanuvio vive Maria di Benedetto, maestra merlettaia e grande collezionista di tomboli per la lavorazione del merletto a fuselli. Maria ha realizzato i merletti dei costumi che sono stati realizzati rispettando fedelmente la tela del pittore Tiberio Titi, presentata a palazzo Venezia durante una mostra. Il dipinto raffigura i cinque bambini del Principe Virginio Orsini.

Priverno (Latina)

A Priverno, l'arte del tombolo nasce nel 1964 in concomitanza con l'apertura dell'Istituto Statale d'Arte “Antonio Baboto” che istituì la specializzazione di merletto e ricamo. La tecnica insegnata all'Istituto d'arte di Priverno è quella abruzzese, più precisamente quella di Isernia.

Roma

A Roma si organizzano corsi per la conoscenza e l'approfondimento della lavorazione della trina a tombolo. La capitale, ha ospitato ( 9 ottobre 2003 - 6 gennaio 2004, Museo Nazionale Palazzo Venezia) la mostra dedicata agli animali nel merletto, intitolata “L’Arca di Filo”. La mostra si snoda in un percorso tra merletti della collezione Caprai, attrezzi del mestiere, libri e tutto ciò che ruota attorno all’arte del merletto.

Dal 26 Ottobre al 24 novembre 2004 si è svolta a Roma presso Villa Torlonia la mostra: L'Arte del Merletto in Europa….un fazzoletto per la Sposa.

Nella città di Roma vive e lavora Alessandra, una vera appassionata del merletto a fuselli. Al merletto italiano ha dedicato un sito e tutta la sua energia nel mantenere vivo l’interesse culturale e manuale attorno ai capolavori di filo che tutto il mondo ci invidia e che campeggiano ancora vivi dopo 500 anni nei migliori musei del mondo.

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Merletto in lavorazione di Alessandra Caputo

Tarquinia ( Viterbo)

Nasce una nuova realtà sul merletto a tombolo, la scuola ”Intrecci d’Incanto” con sede presso Palazzo dei Priori.

Viterbo

L’Associazione “Fusi con Arte” nasce nel Maggio 2010 da un'idea di Bianchi Alberta per portare anche nella città di Viterbo la conoscenza del merletto a fuselli. In pochi anni l’Associazione si è fatta conoscere per la fervida attività organizzando mostre ed eventi atti a diffondere l’arte del merletto a fuselli e del ricamo con assidua ricerca verso il nuovo e il bello, con eleganza e raffinatezza.

           

Bianchi Alberta, presidente dell’Associazione (al centro della foto)

Nel maggio 2010 si è svolta una manifestazione che esponeva nelle piazze medioevali di Viterbo  le novità florovivaistiche e l’Associazione era presente per farsi conoscere. All’esposizione dei merletti era abbinata una collezione di ceramiche Deruta realizzate per l’occasione in un perfetto connubio.

Viticuso (Frosinone)

La lavorazione di pizzi e merletti, era la specialità del paese, questo accadeva molti anni fa; a ricordo di questi lavori vengono esposti, ogni anno in occasione delle feste paesane, gli strumenti utilizzati dalle donne del luogo.

Costume tradizionale

E’ rimasto a noi un esemplare di costume popolare di Nettuno appartenente al XIX secolo, il quale ha un merletto a fuselli dorato che orna il giacchino. Anche in altri costumi popolari si trovano merletti che attraversano orizzontalmente le camicie e le maniche. Il costume nettunese, nel 1931, partecipò a Londra al Festival internazionale dei balli folkloristici, aggiudicandosi il primo premio.

A S. Polo dei Cavalieri, il costume femminile era dotato di una camiciola chiamata “polacca” che terminava con al collo un ricco merletto.

Anche il costume di Marcellina è arricchito sulla camicia da un colletto pieghettato di merletto.

L’artista romano, Bartolomeo Pinelli (1781-1835) fece una raccolta di 50 costumi pittoreschi incisi nell’acquaforte, nel 1809.  

L’artista Antonio Sicurezza ha dedicato alcune sue opere al costume tradizionale di Minturno, comune di Latina. Il ricercato costume prevede di indossare un copricapo detto “tovaglia”, è un tessuto inamidato di colore bianco tutto bordato di merletto, viene piegato in modo particolare, fissato sull’acconciatura per poi scendere dritto oltre la nuca. Il pittore ha colto perfettamente lo stile del merletto, riportando fedelmente la tecnica a “torchon” del merletto a fuselli.

      

“La tovaglia” ha un alto bordo di merletto, tecnica “torchon” con losanga centrale.

 

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Bordo similare in lavorazione

All’interno della losanga si possono inserire varie tipologie di punti e motivi e la finitura esterna solitamente è movimentata dai classici ventaglietti, la parte interna dove viene cucita al tessuto, è diritta.

 

 

Donne di Minturno in costume tradizionale  “La pacchiana”, Antonio Sicurezza

Curiosità

Locandina pubblicitaria della Ditta Albina Sertoli che si occupava della produzione e commercio di merletti, informava la clientela con queste parole:” Si assume la fabbricazione di qualunque lavoro di MERLETTO al tombolo (piombini) in filo o seta a anche su disegni forniti dalle Signore Clienti.” Apparso sulla Guida-Monaci, guida commerciale di Roma e provincia, 1893

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Panoramica del negozio Jesurum a Roma in Piazza di Spagna, fine 1800

 

Scuole ed Associazioni

 

·        Associazione "Foresta Club"                                                       

Via Collegrande  03044   Cervaro (Frosinone) 

 

·        Scuola di Ricamo e Merletto Onlus (dal 1995)

 

  Via Roma, 46      Bolsena (VT)

 Tel.e Fax  076179885

 http://www.bolsenaricama.it

             

·        Associazione " La rete dei Sogni"

  Insegnante Maria di Benedetto storica e collezionista di tomboli

  Via Monte Fumaiolo, 21/23        00141(Roma)

  Tel.335-8040141            06-87193141

  http://www.laretedeisogni.it      mlaurabm@laretedeisogni.it

 

·        Associazione Culturale “I fuselli rossi

         Via Nicolò Romeo 1 Roma

https://m.facebook.com/people/Associazione-culturale-I-Fuselli-Rossi/100064581646610/

  

Musei e Mostre

·        Museo Storico Artistico

 Abbazia di Montecassino, Cassino (FR)

        Nel Museo è conservata anche una collezione di merletti dal ‘400 all’800, non in visione al pubblico.

 

 

 

Ringrazio per la collaborazione Liana Lanni, Alessandra Caputo e Maria

·        ”Antiche trine” di Elisa Ricci

·        ^http://www.spartacusquirinus.it/casonline/casalottionline.html

·        °”Raccolta degli atti stampati per ordine della camera”, 1909

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