Francobolli e merletti
Il “ padre “del francobollo è stato un nobile inglese, Sir Rowland Hill
che nel 1837 in una sua opera letteraria suggerì alcune iniziative per
rimodernare tutto il sistema postale.
In Inghilterra, dopo qualche anno, venne indetto un concorso per
scegliere il primo francobollo del mondo. Tra 2700 bozzetti, venne scelto
l’esemplare del valore di un penny che raffigura l’effige della regina
Vittoria: fu emesso nei primi giorni di maggio del 1840. E’ universalmente
conosciuto come “ penny nero”, su uno sfondo nero spicca il profilo della
regina Vittoria. L’effige ha le sembianze di una scultura di merletto, sembra
di intravedere anche i punti di merletto e le due bande laterali sembrano due
bordi di merletto. Nel museo postale inglese c’è una raccolta molto rara di
esemplari che servivano come prove di stampa e di colore: in tutte le prove si
circonda il volto della regina con un bordo di merletto realizzato con vari
punti e reti.
Penny
black
Nel 1865 sono stati emessi dagli Stati Uniti tre francobolli, forse tra
i più grossi usati in tutto il mondo; anche questi come quello inglese hanno un
bordo, che circonda il profilo del personaggio, che rappresenta varie tecniche
di merletto.
In Olanda sono stai emessi dei francobolli che ritraggono il volto dei
bambini con in testa le cuffie ricamate e ornate di
merletti caratteristiche dei loro paesi: Marken, Volendam, Bunshoten,
Hindeloopen, Huizen. Va osservato che questi francobolli sono stati emessi a
vantaggio delle opere per l’infanzia.
In Spagna è stata emessa una serie di francobolli dedicata alle
celebrazioni dell’anno mariano: rappresentano le Madonne
vestite. Queste Madonne si trovano in tutto il mondo, in Spagna sono particolarmente arricchite da
preziosi merletti.
Francobolli italiani
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COMO — E' stato presentato ieri
sera a Villa Erba di Cernobbio il primo francobollo di seta al mondo.
Rappresenta il frutto di una collaborazione dell'Associazione Tessile di Como,
dell'Istituto Poligrafico e delle Poste Italiane.
Il francobollo riproduce il lago di Como così come in una tela del pittore
lariano Baldassare Longoni. Il costo del francobollo che sarà in vendita dal 29
novembre è di 5 mila lire o 2,58 euro.(Il Giorno 31 10 2001)
A cosa serve questo 5.000 lire dedicato alla seta? Non certo
a Poste italiane, né agli utenti, e neppure ai collezionisti, che avrebbero
probabilmente fatto volentieri a meno di questo balzello in più. Di sicuro
servirà all’azienda che si è fatta pubblicità vendendo un proprio prodotto
brevettato ad un cliente importante come la società per azioni capitanata da
Enzo Cardi. E servirà alla stampa specializzata, che non mancherà di spezzare
il capello in quattro per decidere come vada classificata questa «francobusta».
La quale è una formula ibrida: un grosso francobollo o foglietto, con uno
spazio dove scrivere gli indirizzi di mittente e destinatario e una tasca in
cui «introdurre la corrispondenza, piccoli oggetti, campioncini, mini Cd-rom».
Ma essa può anche essere interpretata come un nuovo tipo di intero postale,
evoluzione di quelle cartoline personalizzabili a cornice adesiva nate l’anno
scorso per promuovere la posta prioritaria. Si tratta di una novità solo a
metà: troppo alto il facciale, troppa confusione e troppo mistero durato quasi
un anno, ossia dal 13 dicembre 2000, quando la Consulta per l’emissione di
carte valori postali e la filatelia approvarono un francobollo dedicato alla
seta, da realizzare in questo materiale. Forse si pensava di creare qualcosa di
nuovo, anche se sull’onda del dentello ricamato svizzero. Il che mostra ancora
una volta come in filatelia sia difficile definire primati attendibili. I
cataloghi registrano infatti almeno due casi di emissioni seriche: nel lontano
1958 la Polonia propose un foglietto per la mostra dedicata ai quattro secoli
delle sue Poste; e il Bhutan, nel 1969, produsse cinque francobolli e un
foglietto con tappezzerie a temi buddisti. Ma torniamo alla nostra
«francobusta». Essa è composta da due tessuti di seta pura lavorati a Como: il
primo è organza doppio raso greggio e successivamente tinto di bianco,
sovrastampato manualmente in serigrafia a molti colori; il secondo è a fili di
diversi colori, trasformati in piccoli motivi floreali con armatura policroma.
( Giornale di Brescia )
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Il francobollo è impresso su una busta in seta
(Francobusta) |
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Data di emissione |
29 novembre 2001 |
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Valore |
L. 5.000 - € 2,58 |
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Tiratura |
un milione di esemplari |
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Caratteristiche |
il recto della busta in seta reca, su fondo beige rosato,
entro una cornice lineare dorata: |
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Tessuto |
la busta è composta di due tessuti in seta pura lavorati a
telaio, accoppiati con collante particolare; l’apertura è sul lato destro,
dischiudendo i due lembi di seta sovrapposti,pretrattati con una speciale
colla riposizionabile. |
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Bozzettista |
Marchini |
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Stampa |
Officina Carte Valori dell’Istituto Poligrafico e Zecca
dello Stato, in offset, per le scritte dell´impronta di affrancatura; |
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Colori |
policromia a sette colori |
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Formato del francobollo |
mm 48 x 40 |
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Formato stampa del francobollo |
mm 42 x 34 |
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Formato della busta |
cm 14 x 8,9§ |
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Tutte le
notizie su questo francobollo si possono trovare sul sito di Arnaldo Caprai http://www.caprai.it/canale.asp?id=29
§ http://e-filatelia.poste.it/