"Encaje spagnola"

Storia

 

Punto di Spagna ad ago, XVII secolo

 

Merletto spagnolo antico a fuselli, XVII secolo

Bordi ricamati con la tecnica dello sfilato riportando motivi di animali e fiori, il bordo finale sembra essere un merletto a fuselli, Spagna XVI secolo

L'arte del merletto, in Spagna, non si sa di preciso quando abbia avuto origine ma secondo la leggenda, la prima “Puntaire” in Catalogna sembra essere stata la regina Elisenda (1292 –1364). Nel Monastero di Pedralbes (Barcelona) viene consevato un merletto a fuselli di fili d’oro e di seta color cremisi, appartenuto proprio a Elisenda di Moncada quarta sposa di Giacomo II.

Per certo, si può dire che a partire dal XVIII secolo con la moda delle mantiglie, il merletto a fuselli ebbe il suo massimo splendore, in quel periodo lungo la costa della Catalunya si lavorava intensamente e si commerciava “la punta”(merletto). L’esportazione avveniva verso l’America.

Ritratto di giovani donne con mantiglie, Eduardo Urquiola y Aguirre

Particolare ingrandito di blonda in seta per mantiglia

Nel XIX secolo si iniziò la lavorazione con fili di seta nera e iniziò anche l’uso del cotone. Verso la fine del XIX secolo venne introdotto il merletto meccanico e la lavorazione a mano, per non essere dimenticata nei secoli, divenne una tradizione tramandata di madre in figlia. Fino agli anni '50, si insegnava nelle scuole la tecnica del merletto, ritenendo una cosa essenziale per la buona educazione di una bambina, la conoscenza e l'applicazione di questa arte. Questa lavorazione veniva eseguita in comunità, nelle piccole strade, quando la temperatura lo permetteva e questo era motivo di incontri e di scambi fra le donne dei piccoli paesi. Attualmente per molte donne il merletto è una terapia e in tutta la Spagna si sono formati dei gruppi di encajeras che vogliono far continuare una tradizione che si era un po' assopita. Verso la fine del XIX secolo venne introdotto il merletto meccanico e la lavorazione a mano, per non essere dimenticata nei secoli, divenne una tradizione tramandata di madre in figlia.

Encajeras spagnola (courtesy Maria Jesus)

Le sante patrone delle merlettaie spagnole sono Santa Catalina e Santa Ursula.

All'Infanta Elena, in occasione del suo matrimonio con Jaime de Marichalar (marzo 1995), venne regalata una giarrettiera azzura ( colore di buon auspicio) realizzata al tombolo dalla scuola merletti di Olérdola del Alto Penedés. In occasione della nascita del suo primogenito, la stessa Scuola Merletti, le donò una serie di elefantini in merletto.

L’infanta Cristina ha ricevuto da una scuola merletti, in occasione del suo matrimonio con Iñaki Urdangarín, una tovaglia in merletto a fuselli: tredici pannelli uniti tra loro costituiscono una delicata trina.  Le allieve della scuola sono rimaste incredule e stupite, quando hanno ricevuto una lettera di ringraziamento firmata “ Cristina e Iñaki “.

Materiale per la lavorazione

Mundillo spagnolo ( courtesy Maria Jesus, Saragoza)

In Spagna ci sono diversi tipi di tombolo (mundillo), ma il tradizionale è un cilindro, lungo circa 70 cm. per un diametro di 20, riempito di crine o di paglia. Durante il XIX e XX secolo i tomboli venivano appoggiati su supporti in legno. I fuselli (bolillos), nel XVI secolo venivano chiamati majaderuelos, perchè assomogliavano al pestello del mortaio che si chiamava majar, ed erano fatti di legno pregiato. Oggi sono in legno di pino ma il loro suono è ben diverso da quelli di un tempo! I filati usati per la lavorazione sono diversi: lana, lino, cotone, seta o metallo. In Spagna si usa molto abbinare colori e materiali diversi. La tecnica caratteristica è il “Torchon “.

tombolo krissi

Mundillo di Krissi, encajera spagnola

 

I paesi dove si pratica maggiormente questa arte sono: Almagro, Camariñas, La Palma, Cataluña Almería, Alicante, Toledo.

Almagro

Il merletto a fuselli ad Almagro è l'attività artigianale più rappresentativa. Si hanno cenni storici della sua comparsa a partire dal XVI secolo: importato dalle Fiandre e introdotto anche, dalle mogli degli esperti minerari chiamati per la miniera di mercurio ad Almadén. Questi esperti provenivano dalla Germania. Anticamente era una forma artigianale che avveniva in piccole fabbriche, ma alla fine del XVIII secolo ebbe il suo massimo splendore. Nel 1776 i novelli sposi Manuel Fernàndez e Rita Lambert, fondarono una grande industria del merletto. Qui vi lavoravano 11.000 persone, fra donne e bambini. Nel 1796 venne introdotta la lavorazione “blonda“ per le mantiglie. I modelli erano catalani con motivi floreali, poi vennero introdotti dei motivi di stile gotico. Questa lavorazione fece diventare famosa Almagro che forniva le mantiglie a tutta la Spagna e nelle colonie americane.

Una canzone popolare almagreña dice " Le encajera di Almagro hanno il callo sulla pancia, questo callo si è formato per appoggiare il tombolo". Questo canto si alzava dalle vie e piazze in un tempo che fu, quando le merlettaie lavoravano per guadagnarsi il pane e realizzavano le mantillas in seta pregiata.

Guadalupe Alcazar è una marlettaia che discende da quella generazione ed è una delle poche encajera di blonda di Almagro, dice che confezionare una mantiglia in seta ci vuole più di un anno e costa più un milione di pesetas. Il più grande desiderio di Guadalupe è quello di far conoscere questa grande arte, perché non vada persa una tradizione che dura da molto tempo. Ancora oggi si possono vedere per le vie della città le merlettaie che lavorano davanti alla porta della loro casa, ma solo per diletto. L'Università Popolare di Almagro organizza anche corsi per il perfezionamento della lavorazione del merletto.

Camariñas

La modella Gisela Casier Lema, ha sfoggiato questo prezioso collier, uno dei tanti accessori in merletto presentati nella sfilata Encaixe de Camariñas nel 2023

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Merletto in lavorazione, (cortesy by Malena, Galizia)

Il merletto in questo paese è stato importato dall'Europa a causa di un susseguirsi di invasioni, tramite i marinai i soldati e i vari commercianti, fin dal XIV secolo. Si racconta anche che una nave italiana naufragò al largo delle coste spagnole, ai naufraghi venne data ospitalità e una donna italiana che si trovava tra loro, per riconoscenza, insegnò alle donne spagnole il merletto a fuselli. Divenne subito una attività per il sostentamento delle famiglie che vivevano in ristrettezze economiche. Alla fine del XV secolo si dice che era già una industria economica e nel XVIII secolo ebbe il massimo splendore. Agli inizi del XX secolo il merletto di Camariñas veniva esportato anche in America con la dicitura " Merletto di Camariñas ", sulle bolle di accompagnamento. Ci sono documenti che attestano l’esportazione verso Cuba, Argentina, Cile, Uruguay, Equador, Messico e New York. Poi le crisi coloniali, i conflitti mondiali e la disorganizzazione del settore hanno fatto sì che il settore entrasse in forte crisi, dal quale fa fatica a decollare. Nonostante ciò, Camariñas è la capitale del merletto in Galizia e si dedicano a questa lavorazione circa 3500 merlettaie, costituendo il luogo con la più alta concentrazione di encajeras nel mondo. L'età media delle merlettaie è circa 38 anni. Durante il periodo estivo si possono vederle lavorare in gruppetti davanti all'uscio delle loro case.

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Merlettaie di Pontevedra (Galizia), in costumi tradizionali che si esibiscono durante la Feira Franca: festa che rievoca il grande mercato in piazza risalente al 1464. ( courtesy Riccardo)

Il tombolo di Camariñas è particolare, ha la forma di un cilindro schiacciato, largo cm. 30 e alto cm. 50; dall'alto sporgono due cilindri di legno che servono per appoggiare il tombolo su una sedia o parete, durante la lavorazione. Tradizionalmente, dove cadono i fuselli, viene messo un rettangolo di cuoio oppure un foglio di carta plastica per farli scivolare meglio. Il filato che viene usato è in gran parte il cotone e molto meno la seta. Dal 1991, nel periodo pasquale, si svolge una Mostra di merletto a fuselli per tenere alto il prestigio della lavorazione del merletto e conservare nel futuro tale tradizione artistica. La Mostra è un momento per fare il punto della situazione e per trovare sempre più spazi commerciali in Spagna e in Europa. La Regina Sofia è la Presidente onoraria di questa Mostra. A Camariñasc'è un "Centro per la promozione del merletto"ed un" Museo del merletto a fuselli".

Museo

Il Museo nacque nel 1996, per difendere e recuperare questa forma di artigianato, si trattava di un vecchio progetto che finalmente prese forma nel novembre di quell'anno. L'iniziativa municipale di creare una entità espositiva sul merletto a fuselli in questa regione, è derivata da una grande ricchezza etnografica. Il museo raccoglie una vasta testimonianza del valore e della ricchezza storica dell'artigianato. All'interno si trova una collezione permanente e una temporanea: la collezione permanente comprende il materiale storico per l'esecuzione del merletto, dai fuselli al cuscino, ai disegni di vecchia e nuova creazione. Oltre al merletto tipico di  Camariñas si trovano merletti provenienti dalla Finlandia, Repubblica Ceca, Italia, Portogallo, Belgio, Francia e Gran Bretagna. Nella mostra temporanea, si possono vedere nei vari periodi dell'anno, mostre sul merletto a tema. Il museo è a disposizione anche per chi si dedica allo studio e alle ricerche di questa antica arte.

La Palma (Cartagena)

In questa regione è stato introdotto il merletto a fuselli nel 1953, per opera di Virginia Lopez- Higuera Séiquer, che con la sua grande conoscenza, insegnò alla Scuola di Arti Applicate di Murcia. Attualmente esiste una associazione "Santa Florentina", che ha lo scopo di recuperare e mantenere la tradizione, organizzando corsi e incontri tra le merlettaie della regione. L'Associazione ha aperto un museo dove conserva i migliori lavori della regione con una mostra permanente e una temporale.

Pola de Siero-Principado de Asturias

In questo paese le merlettaie hanno sentito l'esigenza di unirsi in gruppo e così nel 1999 nacque L'Associazione artigianale"Xana Bolillos" , per potersi incontrare conoscere e scambiare esperienze sul mondo del merletto.  Ma l'associazione non si è fermata a questo, ha creato un suo sito nel web per far conoscere al mondo intero il loro lavoro e impegno, poter conoscere altre merlettaie e nuove realtà che condividono la stessa passione. Il 31 maggio del 2003, l' Associazione ha organizzato il terzo incontro di merlettaie spagnole dove è stata ospite una scuola di Binche (Bruxelles).

Una esposizione dei lavori dell'Associazione"Xana Bolillos":

http://www.galeon.com/xanabolillos/images/anag01.jpg

 

http://www.galeon.com/xanabolillos/images/anag08.jpg

 Ana Belén Prado

Saragoza

Piastrella realizzata da Maria, per il gruppo web Fiore e Tombolo, a “Punto Hinojosa

A Saragozza vive e lavora María Jesús; la sua grande passione, oltre alla famiglia, è il merletto a fuselli. Merlettaia attenta e scrupolosa, realizza vere opere con fantasia di colori e precisione nella lavorazione. Ecco alcune sue opere:

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Lavorazione Maria Jesus, disegno Gianfranca Tolloi§

Nel 2005, presso l’Auditorium di Saragoza nella Sala Hipòsthila, si è svolto un incontro tra 700 merlettaie. Erano rappresentate le varie scuole di merletto con piccole esposizioni.

Panoramica dell’incontro

 

Maria con il suo tombolo e i suoi lavori

 

Collezione di fuselli Sivigliani, in legno santo, faggio, noce quercia (courtesy Maria Jesus)

Copia di un fusello trovato nella casa di Rembrant, riprodotto in legno di rosa (courtesy Maria Jesus)

Questi fuselli in avorio appartengono a Rocyo Utrai, fanno parte di una un’eredità di famiglia (courtesy Maria Jesus)

Catalunya

L’Associazione “ Rosa d’April di Tremp”( Pallars Jussà), si dedica all’insegnamento e alla divulgazione del merletto, una ventina di merlettaie si incontrano presso un locale dell’Opera SoialeLa Craixa”, a Tremp Le merlettaie di Tremp custodiscono gelosamente i loro cuscini fatti a cilindro, alcuni sono anche piatti, lavorano con diversi filati e sono orgogliose di comunicare attraverso le loro opere di merletto. La loro grande speranza è che questa grande tradizione centenaria non vada a smarrirsi con il tempo.

Guadalajara

A Gadalajara, provincia della Castilla, vive una appassionata di merletto: Antje. La sua passione è grande da non accontentarsi mai, perché la sua, è una continua ricerca di stili e conoscenza delle varie tecniche. Infatti ha acquisito una tale padronanza delle varie tecniche da fare un bel campionario di esemplari che si possono visionare sul suo sito.

antje encaje

Antje Gonzales

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Girocollo realizzato da Antje su disegno di Jana Stefkova

 

Barcellona ( impressioni di viaggio)

IL MIO VIAGGIO A BARCELLONA (Lello)

 

•Tutto è partito dalla mia curiosità di andare in questa città bellissima del Mediterraneo. Andando nell’agenzia di viaggio di una mia amica, ho visto un depliant sul quale c’era, un’offerta vantaggiosa: volo + hotel low cost e subito la mia mente ha associato Gaudì+ merletto, bolillos, mundillo e Antje.

•Antje è una persona eccezionale, conosciuta nel gruppo di “Fiore e Tombolo”, lei mi ha dato gli indirizzi dei vari siti da visitare; sia musei che negozi dove potevo trovare disegni, bolillos (fuselli) e riviste.

•Contentissimo di partire, prendo il volo della Vueling (compagnia spagnola) e arrivato a Barcellona , ho comprato la Barcellona card con gli orari dei bus per andare, il giorno successivo, in un paese chiamato “Arenys de Mar”- Li’ c’è un museo dei merletti denominato “Marès de la Punta ”, entusiasto della cosa, la mattina dopo ho fatto colazione di buon’ora e mi sono recato alla Stazione dei bus denominata “Sants” .

•Arrivo ad Arenys del Mar verso le 10.00:  tempo di percorrenza 40 minuti da Barcellona. Arenis è un  caratteristico paesino di mare, lì chiedo informazioni sul museo.

•Arrivo al museo e inizio a vedere dei bellissimi antichi manufatti a punta de blonda, in seta e cotone. In quel preciso momento ho avuto un’emozione indescrivibile, come se avessi visto una corona incastonata di diamanti , era a dir poco una visone bellissima. La cosa più bella di alcuni merletti in seta era che erano usurati dal tempo, ma tutto cio’ non intaccava la loro bellezza raffinata. Io, un italiano al centro di quelle teche, che preservavano quei tesori che le “encajera” spagnole con le loro mani e il suono di quei pezzi di legnetto avevano tessuto per venderli a qualche nobildonna. C’erano altri lavori di cui , pero’, haimè, non ne so descrivere la tecnica, ma credo, fossero fatti a tecnica torchon. Mi sono informato : lì ci sarebbe proprio una Scuola Nazionale del merletto, cosi’ come mi è sembrato di capire da una signora che parlava spagnolo. E’ una zona dove si fanno merletti ancora adesso, pare che si insegna “Puntilla de Blonda” .  Spero che voi del gruppo italiano di Fiore e Tombolo un giorno, se vi trovate a Barcellona, andiate in questo paesino. Ne vale la pena………..credetemi.

•Ritorno verso sera a Barcellona, pronto per il giorno dopo a visitare un altro museo  tessile chiamato “Museo de la Indumentaria” nella strada Calle Motcade  E’ più un museo di vestiti che di merletti ma ci sono delle bellissime mantillas di blonda . Tuttavia andare a Barcellona e non comprare niente per il tombolo è impossibile,  l’ultimo giorno  l’ho dedicato allo shopping: Antje mi ha segnalato tre indirizzi, di negozi nei quali ci sono filati, tomboli e disegni.

•Ho avuto il tempo di andare solo in due di questi negozi; uno si trova a piazza “villa de Madrid”, dove ci sono tomboli e filati ed un altro “Casa Degueria” in via Calle Deeguerio“, quest’ultimo mi è piaciuto di più, è un negozio antichissimo, si trova alle spalle del quartiere gotico, vende solo ed esclusivamente disegni, è gestito da una vecchia signora, incuriosita dall’insolita presenza maschile, ma molto cordiale. Cercava di darmi dei consigli per l’acquisto di qualche disegno;  mi ha colpito molto l’arredo del negozio, tutto in legno e nelle vetrine c’erano cartoncini disegnati con allegate fotocopie raffiguranti il merletto già realizzato. Un’esperienza indimendicabile .

•Una mia riflessione su tutto cio’, è che lì il merletto è concepito come un bene di tutti che viene trasmesso anche alle nuove generazioni come un fatto culturale del loro paese.

 

 

Curiosità

 

Canzone

Vìctor Daniel Miquelez Gonzales ha scritto una breve canzone ispirandosi al ticchettio dei fuselli

 

Los bolillos suena asì

( I fuselli suonano così )

 

I fuselli di Manoen non suonano così

Clin clin clin clin clin

Le mani della merlettaia sono di cristallo

Clin clin clin clin clin

Incrocia i fili, punta lo spillo

Ritorna ad incrociare

 

Le mani delle merlettaie sono di cristallo……….

 

 

Statue monumenti

 

 

 

 

 

^Tratto dal catalogo del Museo di Arti Decorative e Archeologico di Barcellona, 1906

 

 

Ringraziamenti:

Ringrazio Krissi, María Jesús Ruiz,  Maria Fernandez dell'Associazione"Xana Bolillos", Riccardo, Lello, Antje per averci concesso cortesemente le loro immagini, il Sg.Xosé Manuel García e MARIÑA REGUEIRO per le ricerche,

 

 

 

I testi e le foto sono dell’autrice

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